A Calasetta si vuol anticipare la nuova legge regionale urbanistica?
16 Luglio 2017Stefano Deliperi
Un campo da golf da 18 buche e un connesso complesso turistico-edilizio a Cala Lunga, sulla costa di Calasetta (SU), per un’estensione complessiva di 150 ettari, costituiscono l’elemento più evidente del piano urbanistico comunale (P.U.C.) del centro sulcitano recentemente adottato con deliberazione Consiglio comunale n. 7 del 4 maggio 2017.
Ma non si tratta di una novità isolata. Per certi aspetti, infatti, sembra quasi anticipare gli scenari più deleteri potenzialmente determinati da quella che potrebbe essere la nuova legge urbanistica regionale proposta dalla Giunta Pigliaru, una volta passata al vaglio di Commissione permanente competente e Aula del Consiglio regionale.[1]
L’intero territorio comunale di Calasetta è tutelato con vincolo paesaggistico (decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.) e rientra nella fascia costiera di cui al piano paesaggistico regionale (P.P.R. – 1° stralcio costiero, D.P.Re. 7 settembre 2006, n. 82) eppure nel P.U.C. adottato è presente un’ingente possibilità di trasformazione del territorio costiero a fini turistico-golfistici mediante accordo di programma, strumento che sembra proprio rieccheggiare quei “programmi e progetti ecosostenibili di grande interesse sociale ed economico” previsti dall’art. 43 della proposta di legge regionale urbanistica con possibilità di deroga permanente alla pianificazione paesaggistica e territoriale.
Allo stato attuale, in ogni caso, la previsione del piano adottato è in palese contrasto con il piano paesaggistico regionale: l’intera area interessata dalla suddetta pianificazione rientra nella fascia costiera di cui agli artt. 19-20 delle norme tecniche di attuazione (N.T.A.) del P.P.R., dove in via generale “è precluso qualunque intervento di trasformazione nelle aree inedificate” (art. 20, comma 1°, lettera a, delle N.T.A. del P.P.R.) e “non è comunque ammessa la realizzazione di … nuovi campeggi e strutture ricettive connessi a campi da golf … “ (art. 20, comma 2°, lettera b, n. 3, delle N.T.A. del P.P.R.).
L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico onlus ha, quindi, inoltrato (14 luglio 2017) uno specifico atto di intervento “con osservazioni” nella procedura di approvazione del P.U.C. di Calasetta, chiedendo l’eliminazione della previsione del campo da golf con connesso complesso immobiliare perché in contrasto con il sovraordinato P.P.R. La Sardegna – e in particolare le sue coste – corrono nuovamente gravi pericoli e con loro il futuro dell’intera collettività isolana.
[1] qui i testi del disegno di legge regionale:
- Delibera del 16 marzo 2017, n. 14/4 [file .pdf]
Disegno di legge concernente “Disciplina generale per il governo del territorio”. - 14/4 – relazione [file .pdf]
- 14/4 – testo ddl [file .pdf]
- 14/4 – scheda ATN [file .pdf]
17 Luglio 2017 alle 00:45
trovo una cosa che questo campo da golf sia voluto da persone che ci possano mangiare ,in quanto a costruzioni di qualsiasi genere e veramente un imbroglio perche in quella fascia costiera non c’e’ il permesso di costruire come hanno fatto ad avere il permesso noi non possiamo nemmeno farci un buco per andare ogni tanto e ora addirittura un complesso speriamo di riuscire a bloccare questa cazzata e chi ne ha fatto mistero
18 Luglio 2017 alle 10:50
Nessuna meraviglia. Siamo in perfetta linea con quanto deciso nei piani degli speculatori senza regole. Si “incentivano” i Comuni ,gli organi Tecnici Regionali, gli organi di controllo e-soprattutto i così dette “politici” .L’attacco al territorio sardo è certamente un lavoro di squadra ,non nasce a caso il Golf Calasettano. Presto spunteranno come funghi in ogni dove. In questi casi(golf) si dovrebbe spiegare la disponibilità delle considerevoli risorse Idriche necessarie . Superate certe portate le acque, come per legge ,sono pubbliche ancor che captate da privati. Possiamo permettere questo uso della preziosissima risorsa ? Insomma ,non vi è nulla di coerente , di legale. Ciò che non si spiega è l’assoluta inerzia degli organi giudiziari di fronte a questi gravissimi reati “scudati” dalla politica del malaffare .