Parco naturale po mo’ de nai
1 Febbraio 2009
Stefano Deliperi
190 abusi edilizi conclamati, scarichi delle residenze abusive fuori controllo, vari cumuli di rifiuti, attività agricole in abbandono in favore dell’edilizia strisciante, viabilità in pessime condizioni. A dieci anni dalla legge regionale istitutiva n. 5/1999 la situazione è solo leggermente migliorata, nonostante la costituzione – rigidamente bipartisan – degli Organi gestionali (la presidenza al sindaco di Quartu S. Elena Luigi Ruggeri, per il centro-sinistra, la direzione a Mariano Mariani, per il centro-destra). La situazione del parco naturale “Molentargius-Saline” è sotto gli occhi di tutti: dopo la devastante stagione degli incendi di qualche anno or sono, nonostante gli sforzi effettuati, nonostante gli ingenti investimenti di denaro pubblico per opere di risanamento e manutenzioni e l’agognato arrivo del Corpo forestale e di vigilanza ambientale per la più volte richiesta vigilanza, le discariche abusive sono ancora presenti, così come – soprattutto – gli abusi edilizi ed i rischi di un loro risanamento assurdo quanto illegittimo. Ancora lontani il piano di gestione (che permette, fra l’altro, l’accesso ai fondi comunitari) ed il piano del parco, ancora lontana la ripresa della produzione salina che potrebbe dare un’importantissima e fondamentale risorsa economica (oltre che ambientale) all’Area protetta. Non bastano certo alcuni sentieri e zone verdi aperti al pubblico, birdwatching esclusivamente a pagamento per fare un parco. Visto, poi, che il parco vive rigoglioso e sereno, il suo direttore Mariano Mariani (anche coordinatore dell’Ufficio del piano strategico del Comune di Cagliari) ha pensato bene di autosospendersi dalle funzioni (e dagli emolumenti) di direttore del parco per supportare la campagna elettorale di Ugo Cappellacci, candidato Presidente della Regione del centro-destra. Fulgido esempio di attaccamento alle istituzioni e di senso del dovere. Sarebbe proprio il caso che il futuro Presidente della Regione ed il prossimo Assessore regionale della difesa dell’ambiente si occupino subito dei parchi regionali (non solo di “Molentargius – Saline”, non solo di quelli istituiti) prima di attaccare pesantemente i parchi nazionali dell’Asinara e dell’Arcipelago della Maddalena, come già avvenuto nei mesi scorsi. Senza polemiche, ma con la volontà di vedere finalmente un gioiello naturalistico salvaguardato efficacemente e fonte di reddito qualificato e diffuso per tutta l’area vasta di Cagliari.