15 Aprile: a Cagliari la giornata nazionale per il clima, fuori dal fossile
21 Marzo 2023[Aldo Lotta]
In questi giorni la corrente del mainstream mediatico riguardante i responsabili dell’esplosione dei gasdotti North Stream nel settembre scorso sembra essersi invertita: esistono indizi seri che il sabotaggio che ha posto fine al progetto di approvvigionamento della Germania (e quindi dell’Europa) di gas russo, fino ad ora addebitato con certezza ai russi, sia opera degli Stati Uniti o, direttamente, di un commando ucraino.
Contemporaneamente, apprendiamo che proprio gli Stati Uniti hanno sostituito la Russia come principale fornitore di metano in Europa. Secondo il Manifesto, il gas di fracking proveniente dagli Stati Uniti giunge in Europa a circa quattro volte i prezzi pagati dai clienti statunitensi e con una dispersione di CH 4 difficilmente contenibile, in seguito al ciclo cui è sottoposto: liquefazione (-161°C), trasporto attraverso l’Atlantico in grandi serbatoi sotto pressione, successiva rigassificazione ed aggancio finale ai tubi dei gasdotti locali. A ciò è da aggiungere il fatto che la tecnica di fatturazione idraulica (fracking) usata per l’estrazione del gas determina una pesante contaminazione chimica del suolo e dell’aria e in alcuni Paesi è stata per questo vietata.
All’interno di tale contesto di cinica strategia geopolitica in cui la guerra risulta come non mai strumento al servizio di bieche beghe economiche globali, il nostro governo, e l’ENI, hanno deciso di fare dell’Italia l’hub del gas europeo, attraverso la realizzazione di sette e più rigassificatori.
Tra le sedi prescelte, sappiamo bene che si trovano in pool position alcune località della nostra isola: in particolare Portoscuso e Cagliari (Giorgino) (vedi il Manifesto Sardo del 16 gennaio 2023 e, sui rischi legati agli impianti di rigassificazione, sempre il Manifesto Sardo del 21 luglio 2022).
Tutto ciò, nonostante l’ennesimo pressante allarme degli scienziati che attraverso il sesto Rapporto di Valutazione dell’IPCC (la più aggiornata e completa rassegna scientifica sui cambiamenti climatici in ambito Nazioni Unite), appena pubblicato, definiscono non più procrastinabile la transizione dai combustibili fossili alle rinnovabili. Quello che ci ricorda il rapporto è che oggi siamo sulla strada che porta a un aumento della temperatura media globale di 3,5°C, con conseguente doppio e triplo numero di decessi e, soprattutto alle nostre latitudini, un aumento sostanziale di disastri riguardanti l’agricoltura e la salvaguardia delle coste.
La rabbia e l’indignazione di chi si sente ingannato dai propri rappresentanti politici e minacciato dallo strapotere della lobby del fossile, con le loro scelte assurde e criminali, ha portato in questi mesi alla costituzione di una rete nazionale: il Comitato NoGas NoGNL ora rappresenta i componenti della società civile che, dalla Lombardia alla Sicilia, passando dalla nostra isola, in vogliono, al contrario, l’immediata realizzazione dell’indispensabile e indifferibile conversione energetica dalle fonti fossili alle rinnovabili.
Si è così aperta, l’11 marzo, la campagna nazionale “Per il clima, fuori dal fossile”, con una prima manifestazione a Piombino (nel cui porto è appena giunto il primo dei rigassificatori imposti, in barba alle valutazioni ambientali, attraverso un commissariamento motivato da “ragioni strategiche”), che ha visto, con il sindaco in testa, la partecipazione di oltre cinquemila persone provenienti da tutt’Italia. Uno dei rappresentanti delle associazioni e referente del comitato nazionale per la Sardegna Angelo Cremone (Sardegna Libera) è lì intervenuto per ricordare dettagliatamente le vessazioni a cui è sottoposto da tempo il territorio sardo da parte delle multinazionali di ogni settore.
La campagna “Per il clima, fuori dal fossile” proseguirà il 15 aprile con una nuova manifestazione nazionale che avrà luogo proprio a Cagliari e che vedrà il coinvolgimento di numerose realtà sociali e politiche, associazioni ambientaliste e soprattutto dei comitati locali che danno voce alla società civile di Piombino e delle località italiane coinvolte nella difesa comune da questa folle e insensata minaccia.
Sarà l’occasione per abbandonare rassegnazione e indifferenza e scendere numerosi in piazza, con la consapevolezza di non doverci sentire più soli e sparuti nelle battaglie critiche e sacrosante della nostra isola sui diritti al lavoro, alla salute, alla salubrità dell’aria che respiriamo. L’incontro e la condivisione con tanti testimoni di altre analoghe agghiaccianti realtà nazionali può darci una nuova forza e voglia di un protagonismo attivo nelle decisioni che riguardano il nostro futuro e quello dei nostri figli.
In stretta sintonia con quanto gli attivisti di Greenpeace (una delle ONG internazionali coinvolte nella campagna) ricordano attraverso gli adesivi collocati davanti all’ingresso della Commissione Europea a Bruxelles: “Il gas alimenta la guerra ed è una bomba a orologeria per il clima e i conflitti”
Lunedì 27 marzo, alle ore 18.00, presso la sede CSS di via Marche 9 a Cagliari, si terrà la Riunione Organizzativa e Operativa, per la Manifestazione Nazionale “NoRigassNoGnl” che si terrà a Cagliari in data 15 aprile 2023. Sono invitate a partecipare le associazioni, comitati e partiti politici che hanno già dato loro adesione e, altri che vorranno aderire.