Sosteniamo il referendum per l’articolo 18
1 Ottobre 2012Il Manifesto Sardo aderisce all’appello per la creazione di un comitato unitario sardo per il referendum sul ripristino dell’articolo 18.
“Nel 2002 milioni di italiani, guidata dalla CGIL e dalle realtà politiche e associative della sinistra italiana, hanno impedito al Governo Berlusconi l’attuazione di una riforma che avrebbe messo in discussione lo statuto dei lavoratori e l’articolo 18. E’ stato un movimento d’opposizione importante e plurale, che seppe unirsi per evitare un pericoloso arretramento nella difesa del diritto dei lavoratori.
A distanza di dieci anni la scena politica italiana è profondamente mutata, ma non è cambiato il tentativo da parte della destra e del capitale di sfruttare questa fase di crisi economica per sferrare l’ennesimo colpo al mondo del lavoro.
Per queste ragioni riteniamo inaccettabile la riforma messa in atto dal Governo Monti, in particolare: la riforma del ministro Fornero all’articolo 8 abolisce la possibilità per un lavoratore ingiustamente licenziato di essere reintegrato nel posto di lavoro, svuotando in questo modo il senso stesso dell’art. 18 dello Statuto dei lavoratori.
La politica e i sindacati sardi hanno il dovere di costruire momenti di partecipazione e mobilitazione che riguardano l’emergenza Sardegna, impegnandosi in battaglie per la difesa dei posti di lavoro e per il rilancio produttivo dell’isola. E’ altrettanto chiaro che il rilancio del lavoro come fondamento della dignità di un popolo, che sia quello sardo o italiano, non può passare per lo smantellamento dei diritti che al lavoro sono connessi.
Riteniamo per questo essenziale ripristinare questa norma di civiltà rappresentata dall’art. 18 e semmai allargare la sua tutela all’enorme esercito dei precari che anche Sardegna stanno diventando la maggioranza. Ci rivolgiamo a tutte le forze politiche, sindacali e dell’associazionismo perchè, anche nella nostra Isola, si dia vita ad un comitato unitario referendario in sostegno del quesiti referendari”
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