2° Sit-in in solidarietà con i prigionieri politici palestinesi

16 Maggio 2017
[Red]

L’Associazione Amicizia Sardegna Palestina e BDS Sardegna invitano tutte le associazioni di volontariato, i singoli individui, i sindacati, i partiti e i movimenti politici a prendere una posizione chiara a sostegno della protesta dei prigionieri politici in sciopero della fame da ormai più di un mese per chiedere un miglioramento delle condizioni detentive e un accesso regolare alle visite familiari e degli avvocati. Per questo motivo si svolgerà un secondo sit-in, giovedì 25 maggio, ore 18:30 in Viale Bonaria, Davanti alla sede della RAI – Cagliari.

I 7000 prigionieri politici nelle carceri israeliane sono sottoposti a trattamenti disumani che colpiscono inoltre le loro stesse famiglie. Torture, mancanza di assistenza medica adeguata, veri e propri omicidi avvenuti subito dopo l’arresto, hanno portato a 210 il numero dei palestinesi morti nelle carceri israeliane. 600 sono i reclusi in detenzione amministrativa, cioè senza un capo d’imputazione, senza processo e senza diritto alla difesa. La detenzione amministrativa è rinnovabile ogni 6 mesi e questo sta portando alcuni a raggiungere il quarto anno di reclusione.

Le stime di Addameer, associazione palestinese non governativa che opera in difesa dei diritti dei prigionieri, parlano inoltre di circa 300 bambini reclusi. I prigionieri politici stanno oggi rischiando la vita per chiedere:
1- la fine della politica dell’isolamento carcerario;
2- la fine della politica del fermo amministrativo;
3- migliorare le condizioni della prigionia;
4- migliorare la questione delle visite familiari;
5- l’assistenza sanitaria;
6- i trasporti;
7- l’istruzione.

Israele continua a porsi in aperta violazione dei diritti umani e non lo sta facendo neanche troppo velatamente. Non è più tempo, dunque, di adottare la strategia dei due pesi e due misure e il regime israeliano va condannato nella stessa misura in cui si condannerebbe uno stato militare d’oppressione e apartheid. Il silenzio dei media e della politica nostrana è il primo complice delle violazioni dei diritti umani che si stanno consumando in Israele.

Hanno già aderito all’appello:
Cagliari Social Forum
Associazione Asce Cagliari
Rete Radié Resch CagliariUSB – Unione Sindacale di Base
Claudio Chessa
Circolo Arci la Gabbianella Fortunata – Carbonia
Rete Unitaria Antifascista Sulcis-Iglesiente
Luca Pizzuto – Cosigliere Regionale ArticoloUno SDP
Roberto Loddo – Il Manifesto Sardo
Comunità Palestinese in Sardegna
ANPI Cagliar
iAssociazione Ponti non Muri
Associazione Mezcla Intercultura
Libe.r.u. – Lìberos Rispetados Uguales
Scida
A Foras – Contra a s’ocupatzione militare de sa Sardigna
Sa Domu – Studentato Occupato
Cua Casteddu
UniCa 2.0
Associazione Culturale Antonio Gramsci – Cagliari
Associazione Africadegna
Comunità La Collina
Associazione Oltre il Mare – BDS Milano
Eugenio Lai, Consigliere Regionale
Daniele Cocco, Consigliere Regionale ArticoloUno SDP
Paolo Zedda, Consigliere Regionale ArticoloUno SDP
Giuseppe Dessena, Assessore Regionale
Andrea Dettori, Consigliere del Comune di Cagliari
Ilaria Portas, Vicesindaca Masainas
Teresa Piras, Iglesias

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