Vi sarete accorti che da qualche tempo scrivono direttamente per il manifesto sardo (e, con parallela edizione, per il manifesto di Bologna), compagne e compagni che hanno fatto la storia del giornale. Ne siamo onorati, soprattutto perché hanno deciso di condividere la rete dei circoli del manifesto, che di recente a Bologna si è data nuovi strumenti e nuovi obiettivi. Hanno deciso, in massa, di non condividere più il percorso dell’attuale redazione e di stare con noi. Dopo il recente pezzo di Valentino Parlato, oggi pubblichiamo un articolo, drammatico, di Loris Campetti. (Red).
Ecco l’indice di questo numero:
L’esito elettorale: non aiuta neanche il fotofinish (Marco Ligas), Notti padane. Salvi (Valeria Piasentà), La politica e il pallone a scacchi (Mario Cubeddu), Riflessioni postelettorali (Marcello Madau), Ciro (Loris Campetti), L’autogestione alle porte e la solitudine dei lavoratori italiani (Elvira Corona), Ciudad Juárez, Messico: ¡Ni una más! (Emilia Giorgetti), Storie di ordinaria violenza (Diletta Mureddu), Lella Costa, la sostenibile leggerezza dell’essere (Francesco Mattana), Leucemie e ignavia (Stefano Deliperi), Per un pugno di sabbia (Gianpaolo Cherchi), Una scuola in declino (Graziano Pintori), Una settimana contro l’Apartheid israeliano (Anna Maria Brancato), Una lotteria per sostenere Casamatta (Gisella Trincas), Proprietà collettiva: l’originale e le imitazioni. Una replica a Norma Rangeri (Guido Ambrosino-Berlino, Giuliana Beltrame-Padova, Sergio Caserta, Mauro Chiodarelli-Bologna, Marco Ligas-Cagliari, Lidia Menapace-Bolzano, Daniele-Barbieri-Imola).
Buona lettura.