Contro il pareggio di bilancio in Costituzione
mercoledì 28 Marzo 2018[Alfonso Gianni]
Dal voto sono ormai passate due settimane e si stanno moltiplicando gli interventi dell’Unione europea, e in subordine della Confindustria nostrana, per influire sulle politiche economiche e di bilancio che il futuro governo dovrà assumere. La novità, peraltro relativa (si ricorderà la famosa lettera della Bce del 2011 che ha direttamente condizionato e ispirato le politiche dei governi successivi), è rappresentata dal monito lanciato dal commissario della Ue agli Affari economici, Pierre Moscovici, nel corso dell’audizione al Parlamento europeo, direttamente all’Italia rea di avere un livello elevato di debito pubblico. Naturalmente Moscovici afferma che “la Commissione Ue non vuole entrare nel processo democratico italiano o chiedere riforme che siano impopolari” secondo un classico esempio di excusatio non petita accusatio manifesta. (altro…)