Pronti a infognarvi nel traffico?

16 Novembre 2010

deliperi

Stefano Deliperi

Il Comune di Cagliari sta per consegnare i lavori, secondo ripetuti annunci, per il cantiere per il parcheggio interrato in Via Roma.Cagliaritani e pendolari, turisti  e malcapitati, siete pronti a infognarvi nel traffico? Infatti, i cagliaritani e le decinedi migliaia di quotidianiautomobilisti che frequentano la capitale del Mediterraneo si mettano l’anima in pace: l’Amministrazione comunale scavaparcheggi del Sindaco Emilio Floris ha deciso – cascasse il mondo – che ‘sto parcheggio interrato in Via Roma s’ha da fare e si farà.  Anzi, lo si vuol fare più grande di quel che è stato appaltato. Un po’ di storia, vera, al di là delle amnesie comunali e dei giornali di casa. Dopo una lunga serie di approvazioni (deliberazione Giunta comunale n. 158 del 7 aprile 2006, approvazione progetto definitivo; deliberazione Giunta comunale n. 150 del 31 maggio 2007, nuova approvazione del progetto definitivo; deliberazione Giunta comunale n. 160 del 14 giugno 2007, approvazione del quadro economico), la Giunta, con deliberazione del 27 novembre 2008, ha approvato una revisione progettuale che ridimensiona il numero dei posti auto da 620 a 460 esclusivamente per evitare la procedura di “verifica preventiva”.    Infatti, il Servizio S.A.V.I. dell’Assessorato regionale della difesa dell’ambiente (nota prot. n. 4675 del 20 febbraio 2008) aveva accolto le richieste delle associazioni ecologiste Amici della Terra e Gruppo d’Intervento Giuridico e aveva indicato al Comune di Cagliari che il progetto di parcheggio interrato fra Via Roma e il porto commerciale avrebbe dovuto esser assoggettato alla procedura di “verifica preventiva” (screening) perché “il decreto legislativo 152/2006, come modificato dal D.Lgs. 4/2008, ha stabilito che i parcheggi ad uso pubblico con capacità superiori a 500 posti auto devono esser sottoposti alla procedura di verifica di assoggettabilità a VIA di competenza regionale”. Secondo il Comune di Cagliari – Servizio cantieri (nota prot. n. 470 del 24 gennaio 2008), il progetto per la realizzazione del parcheggio sotto l’area portuale e la Via Roma non avrebbe dovuto essere assoggettato a procedura di verifica preventiva (screening), perché l’area interessata è di soli 2,23 ettari, precisamente 1,12 ettari sono interessati direttamente ai lavori (area di scavo) e altri 1,11 ettari sono interessati dalla viabilità alternativa di superficie. Nessuna considerazione per gli effetti indiretti del cantiere, palesemente evidenti, come quelli alla circolazione stradale almeno di tutta la zona portuale, nessuna considerazione per il notevole volume di traffico in entrata e in uscita da Cagliari in direzione della S. S. n. 195 e della S. S. n. 130, verso l’aereoporto di Cagliari – Elmas.   Nessun numero di posti auto indicato con precisione. Secondo il Comune di Cagliari, il cantiere non avrà alcun effetto, nemmeno indiretto, sulla circolazione stradale della zona. I cagliaritani scolpiscano nelle loro menti queste parole e se le ricordino quando saranno, giulivi e felici, in coda in qualche “pezzo” stradale di Via Roma e dintorni.  Il loro Comune non vuole che si esprimano nell’ambito della procedura di “verifica preventiva”. Le associazioni ecologiste Amici della Terra e Gruppo d’Intervento Giuridico avevano richiesto (istanza del 15 dicembre 2007)  al Servizio valutazione degli impatti ambientali dell’Assessorato regionale della difesa dell’ambiente, al Comune di Cagliari ed alla Commissione europea di accertare se i lavori in progetto per la realizzazione del mega-parcheggio (650 posti auto) sotto l’area portuale e la Via Roma fossero, per l’ampiezza dell’area interessata, da assoggettare a preventiva e vincolante procedura di “verifica preventiva” (screening). Il Comune di Cagliari aveva indetto una gara per procedura aperta per l’appalto integrato, a corpo, dei “lavori di realizzazione di un parcheggio interrato nell’area portuale e sotto la Via Roma”, con importo complessivo a base di gara 11.520.152,98,  comprensivo di òneri per la sicurezza (non soggetti a ribasso) ed òneri per la redazione della progettazione esecutiva.  La scadenza per la presentazione delle offerte era prevista per il 13 dicembre 2007 (ore 10.00). L’aggiudicazione era prevista per il mese di gennaio 2008, ma è giunta solo nel gennaio 2010. Il progetto medesimo presenterebbe vari aspetti problematici, basti considerare che quell’area prospiciente il quartiere di Marina presenta sistemi fognari risalenti, falde acquifere, quasi certamente testimonianze archeologiche di epoca romana e medievale. La realizzazione di detto progetto, qualora l’intervento – comprese le aree di cantiere e gli ambiti di pertinenza esclusiva (es. aree interdette al traffico veicolare e pedonale, ecc.) – superi il numero di 500 posti auto previsti, sarebbe subordinata ad esito positivo del preventivo e vincolante procedimento di “verifica preventiva” (screening),  ai sensi delle direttive comunitarie in materia (n. 85/337/CEE e n. 97/11/CE), della normativa nazionale (decreto legislativo n. 152/2006 e successive modifiche ed integrazioni) e regionale (legge regionale n. 1/1999 e successive modifiche ed integrazioni, deliberazione Giunta regionale n. 23/24 del 23 aprile 2008). La circolazione stradale di Cagliari – che tuttora si “scarica” sull’asse Via Roma-Viale Trieste – sarà pesantemente stravolta per anni con vantaggi dubbi, visto che non c’è ancora un efficiente (e approvato) piano del traffico comunale. Non risulta nemmeno una valutazione di siti alternativi, ad esempio l’attuale vicino parcheggio di Viale La Plaja o il parcheggio della Stazione ferroviaria, (e la Società di gestione aveva offerto al Comune la realizzazione in condominio), certamente meno impattanti sull’ecosistema urbano. Domanda banalissima: perché non coinvolgere su un progetto così importante la cittadinanza dando finalmente un briciolo di concretezza a quella politica della partecipazione della quale, nell’ambito della procedura – passerella sul piano strategico, l’Amministrazione comunale di Cagliari si è vantata? La risposta è nei fatti. Ora devono solo aprire il cantiere, magari un paio di mesi prima delle elezioni comunali della primavera 2011. Ci sarà da ridere…

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