Ultimo avviso
1 Dicembre 2008
Raffaello Ugo
Da oggi i poveri sono ufficialmente poveri. Se finora era possibile individuarli con una certa approssimazione dall’andatura incerta, mentre sfioravano nell’ombra i muri della città oggi non è più necessario perdere del tempo prezioso per cercare di capire se la persona che ci passa davanti è proprio come noi o è un povero. Grazie alla trovata del ministro Tremonti da oggi con la Social Card ci si potrà dichiarare pubblicamente sfigati. Entrate separate, bagni a parte, vietato accedere ai locali non dedicati anche se muniti di collare. La simpatica card infatti andrà tenuta appesa al collo o mostrata a semplice richiesta. Alla cassa dei supermercati abilitati ad accettarla, individuabili per via di una elegante triangolo azzurro con la scritta “Qui serviamo anche i poveri”, susciterà curiosità e viva commozione tra gli altri clienti. Grazie allo speciale materiale plastico di cui è composta sarà inoltre possibile utilizzarla anche per raccogliere mozziconi di sigaretta dall’asfalto senza sporcarsi le mani e per fulminare mosche sul muro inarcandola e poi rilasciandola con gesto rapido. Ha ragione Tremonti quando dice che non si tratta assolutamente di un’iniziativa compassionevole. Nella guerra alla povertà non si fanno prigionieri. I poveri sono avvisati.
2 Dicembre 2008 alle 12:38
Una “social card” (suona più figo in inglese nevvero?) da 40 euro mensili a cosa dovrebbe servire ?Ieri alla famiglia cooperativa di Predazzo ho comprato: 1 litro di latte (a lunga coserv. parz. scremato marca coop); 3 fettine di carne di manzo; una confezione da 300 g di pesce surgelato ; 4 cachi; una confezione coop da 8 crostatine; 2 mozzarelle (marca più economica) totale circa 21 euro….
9 Dicembre 2008 alle 10:50
La social card è senz’altro una misura compassionevole e, come tale, non va appoggiata di certo.
Ma al danno si aggiungono anche alcune beffe. Centinaia di migliaia di invalidi civili saranno esclusi e discriminati, ad esempio. E invece verranno beneficiati tantissimi furbetti che, oltre a non aver mai dichiarato una lira di reddito, in questi giorni provvederanno a “occultare” le prove dei loro depositi in banca…
40 euro evidentemente fanno gola…
E’ triste ma è così.
12 Dicembre 2008 alle 13:04
La social card è una gran presa in giro della povertà, in quanto non sono soldi liquidi immediati, in quanto servono per pagare le bollette elettrica e del gas nella misura del 15% del valore totale, esempio bolletta da 100 euro pagata allo sportello postale, automaticamente si detrae il 15% il resto lo paga in contanti, per dire che in realtà non sono 40 euro reali, inoltre i negozi convenzionati di alimentari dove sono in città , e chi vive in paesi dell’entroterra?
Non mi dilungo oltre ma chi ci guadagna è Master Card e Poste Italiane