Edizioni di Karta
15 Giugno 2012Tania Murenu
Si chiamano Edizioni di Karta ma di carta ne troverete ben poca nelle pubblicazioni di questa neonata casa editrice sarda specializzata nella pubblicazione di ebook. Nata un anno fa, questa piccola realtà editoriale vanta un catalogo di venticinque titoli, che dovrebbero raddoppiarsi entro la fine dell’anno. Guidata da Alessio Pia, giovane con la passione dell’informatica, la casa editrice ha fatto la sua prima uscita pubblica lo scorso aprile, in concomitanza con la presentazione della versione digitale del romanzo La preda del cagliaritano Gianluca Floris, titolo già pubblicato nella collana Colorado Noir della Mondadori qualche anno fa. Il catalogo conta però numerosi inediti: “Riceviamo dai tre ai dieci manoscritti alla settimana oramai da diversi mesi” – spiega Pia – “Non sembrano esserci da parte dei diversi autori pregiudizi o preferenze rispetto all’essere pubblicati in digitale piuttosto che in cartaceo”.
Eppure il futuro sembra essere digitale come si desume dai recenti dati relativi al mondo editoriale. In piena crisi del settore – la pubblicazione di novità è calata del 28,8 per cento da marzo 2011 e il numero dei lettori nell’anno appena trascorso è calato tristemente del 2,7 per cento – il mercato dell’ebook sembra essere l’unico che porta un segno più, con un numero di estimatori che è passato da 350mila a 1,1 milioni.
E non è poco se pensiamo all’emorragia di lettori, di fatto acquirenti del “prodotto” libro, che sta costringendo gli editori a rivedere la politica dei prezzi di copertina, abbassati in media del nove per cento. Prezzi che di fatto non sono in grado di competere con quello di un ebook, generalmente inferiore al costo di un tascabile.
Abbiamo chiesto ad Alessio Pia come nasce un libro digitale:
“Come per un libro cartaceo, la pubblicazione dell’ebook nasce da un progetto portato avanti dalla casa editrice che, ricevuta l’opera in visione e ritenuta in linea con il proprio piano editoriale, procede alla revisione, all’editing e all’impaginazione del testo. Quest’ultima fase prevede l’utilizzo di un linguaggio di markup che consenta la lettura del testo su dispositivi di natura diversa”.
La rivoluzione digitale è una realtà effettiva con la quale gli editori tradizionali – che si sono messi rapidamente al passo pubblicando in ebook i titoli dei loro cataloghi – sono giocoforza costretti a confrontarsi. Non è un caso che quest’anno sia sbarcato al Salone del Libro di Torino – la kermesse più importante del settore a livello nazionale – un colosso del calibro di Amazon, considerato dalla filiera del libro una delle cause della crisi del settore.
Difficile stabilire se la fuga dalle librerie sia da attribuirsi al diffondersi del libro digitale, così come è difficile immaginare nell’immediato futuro, ma anche in quello più lontano, un mondo senza libri e librerie.
Alessio Pia ha le idee chiare sull’argomento:
“Se è vero che l’avanzata dell’ebook non è arrestabile, e neppure si può far finta, come fece la EMI con gli Mp3, che non esista un problema di fondo, chi ne uscirà vincitore sarà sicuramente il lettore.
A causa dell’esponenziale aumento dell’offerta e l’abbattimento dei prezzi, i lettori si troveranno a poter confrontare, scegliere e leggere, intervenendo direttamente sulla fortuna (o sfortuna) degli autori che optano per l’autopubblicazione, delle case editrici che nascono spinte dall’entusiasmo per le possibilità offerte dal digitale e dei grossi nomi dell’editoria tradizionale.
“Ci stiamo inesorabilmente spostando verso un approccio che privilegerà l’ottica del contenuto a quella del prodotto” – continua l’editore – “stiamo vivendo una fase di sperimentazione legata alle modalità di fruizione di questi contenuti. Ma la vera differenza, soprattutto nel breve termine, la faranno gli “operatori” del libro, che dovranno trovarsi a condividere la visione che l’ebook rappresenta la più grossa evoluzione che il libro abbia mai vissuto sin dai tempi di Gutenberg. L’intera filiera del libro dovrà essere ricalibrata per assecondare le esigenze di lettori che stanno accogliendo sempre più positivamente questo radicale cambiamento”.
Dormano sogni tranquilli i bibliofili incalliti, stando così le cose di carta nelle nostre librerie ne avremo ancora tanta e a lungo, per quanto a fianco a un e-reader.