il numero 143
1 Aprile 2013Siamo una repubblica parlamentare (Gianni Ferrara) Ancora la Carbosulcis (Marco Ligas) Opg. La tortura continua (Roberto Loddo) Ilva, un altro acciaio è possibile (Maurizio Landini) Notti padane. Piccoli Brunetta crescono (Valeria Piasentà) Gli idrocarburi ad Arborea (Stefano Deliperi) La centrale termodinamica (Graziano Pintori) La bufala vola (Alfonso Stiglitz) La coerenza dei comunisti (eretici) (Mauro Chiodarelli) Toro scatenato (Michele Ruda)
Stiamo chiudendo il nuovo numero del manifesto sardo. Parliamo di progetti di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili, di ricerca di combustibili, delle politiche clientelari della Giunta regionale, della vergogna degli ospedali psichiatrici giudiziari, ma non possiamo trascurare le ultime notizie sulle decisioni del Presidente della Repubblica. Su questi temi interviene con estrema chiarezza Gianni Ferrara ricordando come la nostra sia ancora una Repubblica parlamentare ribadendo perciò che non possono essere assunte decisioni in aperta contraddizione con questa ispirazione. Riteniamo che il Presidente della Repubblica, seppure animato dalla volontà di far uscire il paese dalla crisi, stia commettendo errori clamorosi. Che senso ha nominare commissioni di saggi (?) che, prevalentemente, si sono distinti nella tutela degli interessi delle formazioni politiche di appartenenza? E in che rapporto stanno queste commissioni col Parlamento appena eletto? Le scelte del Presidente appaiono scelte di parte (della vecchia nomenclatura) che non tengono conto delle novità del voto di febbraio. Se usassimo un termine sardo per definirle diremmo che sembrano fatte da “su meri” (il padrone) delle istituzioni, non dal suo legittimo rappresentante. Buona lettura (red)