Un tango per la libertà
10 Aprile 2014Redazione
L’associazione Amicizia Sardegna Palestina aderisce alla serata di solidarietà “Un tango per la libertà” che si terrà a Cagliari sabato 12 aprile 2014, a partire dalle ore 17.00, nel piazzale della Presidenza del Consiglio regionale. “Un tango per la libertà” è l’evento collettivo dedicato alla campagna internazionale di liberazione per Marwan Barghouthi, Ahamad Sa’adat e tutti i prigionieri politici palestinesi, che si terrà in varie città italiane: Cagliari, Roma, Torino, Firenze, Napoli, Genova e Venezia. Il tango, un ballo in cui è palpabile la libertà di essere pienamente se stessi in equilibrio armonico con l’altro, simbolo di ascolto e comunicazione, diventa uno strumento per raccontare la drammatica condizione dei prigionieri politici palestinesi nelle carceri israeliane, dove i detenuti sono vittime di soprusi e i cui diritti fondamentali non vengono rispettati. Dall’inizio dell’occupazione israeliana della Cisgiordania nel 1967, oltre 800 mila palestinesi, tra cui 15 mila donne, sono stati arrestati da Israele. Si tratta del 20% dell’intera popolazione palestinese. Al primo marzo 2014 erano rinchiusi 5224 palestinesi, di cui 210 minori, 28 sotto i sedici anni, 14 donne e 15 membri del Consiglio Legislativo Palestinese. I prigionieri politici dal momento dell’arresto subiscono vari tipi di crimini: tortura, isolamento, divieto delle visite, mancanza di cure mediche, continui trasferimenti da un carcere all’altro e in alcuni casi la morte sotto tortura. Le violazioni dei diritti umani e del diritto internazionale da parte di Israele non risparmiano bambini e donne, anche in stato di gravidanza, che subiscono maltrattamenti inumani e degradanti
La campagna internazionale di liberazione per Marwan Barghouthi e tutti i prigionieri politici palestinesi è partita il 27 ottobre 2013, dalla storica prigione di Nelson Mandela, a Robben Island in Sudafrica. Per l’occasione erano presenti Luisa Morgantini, presidente di Assopace Palestina e già vicepresidente del Parlamento europeo, Ahmed Kathrada, figura storica del movimento anti-apartheid sudafricano e compagno di cella di Mandela, e Fadwa Barghouthi, moglie di Marwan. Nel Comitato di alto profilo, costituito per sostenere la campagna, figurano tra i grandi nomi anche quelli di Angela Davis, ex prigioniera politica e icona del movimento per i diritti civili in America, e il vescovo Desmond Tutu, premio Nobel. Lo scorso 5 dicembre a Roma, in occasione della presentazione dei risultati del Tribunale Russell sulla Palestina, la campagna è stata lanciata anche in Italia e si è costituito il Comitato nazionale composto da rappresentanti di molte associazioni ed organizzazioni sindacali e personalità del mondo della politica, della cultura e dello spettacolo. Dal sindaco antimafia Leoluca Orlando al sindaco di Bulciago e madre di Vittorio Arrigoni, Egidia Baretta; da Moni Ovadia, Daniela Giordano a Valerio Mastrandrea, Andrea Camilleri, Don Luigi Ciotti e Gino Strada, passando per uomini politici come Massimo D’Alema Guglielmo Epifani, Nicki Vendola, Luciana Castellina, ma anche registi del calibro Ettore Scola e Citto Maselli, e sindacalisti, come Susanna Camusso e Maurizio Landini. Sono loro i primi firmatari della Campagna italiana, alla quale hanno aderito anche associazioni quali Assopace Palestina e Fondaziona Lelio e Leslie Basso (promotori della campagna in Italia), Libera, Arci, Cgil, Fiom, Cipsi, Un Ponte per, Pax Christi, Rete Radiè Resh, Comunità Palestinese in Italia, Donne in Nero, Rete della Pace e altri.
Marwan Barghouthi è stato il primo membro del Consiglio Legislativo palestinese a essere arrestato da Israele e nelle cui carceri ha trascorso quasi vent’anni. È il prigioniero politico di maggior rilievo, simbolo dell’impegno del popolo palestinese per la libertà. Una figura che unisce, un sostenitore della pace basata sul diritto internazionale e per questo soprannominato il “Mandela palestinese”.
Ahmad Sa’adat, Segretario generale del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina, è detenuto in Israele dal 15 marzo 2006, ma quattro anni prima era stato arrestato ed incarcerato nelle prigioni dell’Autorità Nazionale Palestinese a Gerico sotto controllo statunitense e britannico. Ha trascorso più di tre anni in isolamento prima che lo sciopero della fame di massa di migliaia di prigionieri dell’aprile-maggio 2012 ottenesse il risultato di toglierlo da quella condizione.
L’appuntamento sardo si svolgerà in contemporanea con altre città italiane, tra il 12 ed il 17 aprile, settimana in cui ricorre l’anniversario della morte di Vittorio Arrigoni (il 13), l’arresto di Marwan Barghouthi (il 15) e la giornata per i prigionieri politici (il 17).
A Cagliari danzatori professionisti e appassionati di tango potranno partecipare a sessioni di milonga con i maestri Roberto Meloni, Valentina Orrù e Monica Spanu. Ai passi di danza si alterneranno poesie e lettere dei detenuti recitate dall’attore Alessandro Congeddu.