Assemblea contro le esercitazioni israeliane
24 Agosto 2014Redazione
La redazione del manifesto sardo aderisce, sostiene e partecipa all’assemblea internazionale contro le esercitazioni israeliane in Sardegna e per il sostegno alla campagna di Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni che si svolgerà Sabato 30 agosto alle ore 10.00 al Teatro Adriano di Via Sassari 16 a Cagliari. Pubblichiamo di seguito l’appello delle organizzazioni aderenti. (Red)
Un granello di sabbia nella macchina del massacro. Per una assemblea internazionale contro le esercitazioni israeliane in Sardegna e per il sostegno alla campagna di boicottaggio, disinvestimento e sanzioni. Per settimane lo stato di Israele ha seminato morte e distruzione nella striscia di Gaza, bombardando deliberatamente ospedali, scuole, strutture civili, abitazioni, persino cimiteri.
Quasi 2000 vittime, in larghissima parte civili, donne e bambini sono stati assassinati scientemente dall’esercito, dall’aviazione e dalla marina israeliana che hanno trasformato l’enorme prigione a cielo aperto di Gaza in un mattatoio, dove si vive e si muore “per un sì o per un no”, perché si è andati a fare la spesa nel momento sbagliato, perché ci si è rifugiati in una scuola dell’ONU, perché si lavora o ci si cura in un ospedale, perché, semplicemente, si vive nella Striscia di Gaza.
Lo stato di Israele e il suo governo sono i soli responsabili della situazione in cui versa Gaza e tutta la Palestina: non solo perché in maniera tronfia cercano di ammazzarne o espellerne gli abitanti oggi, ma perché perseguono la politica di occupazione e de-arabizzazione della regione da oltre sessant’anni.
In tutto il mondo è montata la rabbia e la protesta per porre fine al massacro e perché i governi non si rendano ancora complici, con trattati commerciali, militari e di cooperazione con uno stato che opprime, soggioga, uccide e nega il diritto di esistenza ai palestinesi.
L’Italia è oggi il principale partner europeo in materia di armamenti dello stato di Israele. In Sardegna le forze armate israeliane svolgono, ormai da anni, parti rilevanti delle loro esercitazioni e delle loro sperimentazioni, cosa che ha portato uno stato europeo evidentemente più sensibile dell’Italia, la Svezia, a rifiutare le esercitazioni congiunte con Israele. Le stesse armi che vengono sperimentate nei poligoni dell’Isola, causando danni all’economia, alla salute e alla libertà dei sardi, portano distruzione e morte in Palestina. Già nel 2006 alle esercitazioni congiunte effettuate dalle forze armate israeliane in Sardegna seguì, di poco, l’aggressione al Libano.
Non possiamo rimanere silenti di fronte a questi fatti; non possiamo né vogliamo essere complici del massacro di Gaza, dell’occupazione e dell’apartheid in Palestina; non possiamo continuare a sopportare l’occupazione militare della Sardegna.
Da settembre riprenderanno le esercitazioni militari israeliane nella nostra isola. Deve essere chiaro a tutti che quelle armi, testate qui in Sardegna, sono congegni di morte che uccidono i civili palestinesi a Gaza e in Cisgiordania.
L’addestramento e l’esercitazione fanno pienamente parte del dispositivo militare di offesa che lo stato di Israele utilizza nei teatri di guerra. La collaborazione approntata dallo Stato italiano è dunque collaborazione con uno stato in guerra. Fermare questa collaborazione è un aiuto concreto alla popolazione martoriata dall’aggressione: ogni giorno di sospensione delle esercitazioni israeliane in Sardegna è un granello di sabbia nella macchina bellica che opprime e massacra il popolo palestinese.
La Sardegna è dunque diventata nel corso degli anni uno snodo importante per le politiche di guerra, anche per quelle israeliane.
Facciamo appello, dunque, a tutti i democratici, ai pacifisti, al mondo della solidarietà internazionale e della cooperazione, a tutti i solidali col popolo palestinese per una mobilitazione generale finalizzata a bloccare le esercitazioni e a rilanciare la campagna BDS in Sardegna.
Chiediamo alla Giunta Regionale della Sardegna e a tutte le istituzioni democratiche di ogni ordine e grado, a partire dai Comuni,di prendere una posizione chiara nel merito e di attivarsi per esigere la sospensione delle esercitazioni previste.
Proponiamo una assemblea generale, da tenersi in Sardegna, a Cagliari, il 30 agosto, per costruire un percorso concreto di mobilitazione per il blocco delle esercitazioni e per il sostegno alla campagna BDS.
Associazione Amicizia Sardegna Palestina
Unione Democratica Arabo Palestinese UDAP
BDS SardegnaPer adesioni inviare una mail a: [email protected]
25 Agosto 2014 alle 23:06
Leggo con piacere che il popolo sardo si sta muovendo per creare un blocco alle esercitazioni israeliane !!!…Spero che tutti i comuni , rispondano partecipando all’assemblea che avete programmato in merito…credo che quella sia la strada giusta per arrivare a qualcosa di concreto in breve tempo !!!…Sono in gioco varie sitauzioni tutte estreamamente inportanti…non solo per l’isola, ma per il futuro del pianeta stesso ormai globalizzato !!!… Sara’ anche” un granello di sabbia”, ma tanti granelli formano una montagna !!!…Quindi avanti tutta amici sardi…ssono con voi ora e sempre… siate l’esempio per la nostra misera italietta e per il mondo divenuto cieco e sordo verso in piu’ deboli …!!!
1 Settembre 2014 alle 11:06
Bravi. La vostra partecipazione è significativa.