Sardegna contro l’Apartheid in Palestina
1 Luglio 2015Ester Garau
Il 9 Luglio 2015 ricorre il decimo anniversario dalla nascita del Movimento per il Boicottaggio, il Disinvestimento e le Sanzioni (BDS) contro Israele, ovvero da quando nel 2005, oltre 170 organizzazioni della società civile palestinese si appellarono a tutte le persone di coscienza chiedendo loro il boicottaggio delle attività commerciali israeliane e delle sue istituzioni culturali e accademiche affinché Israele sia costretto a rispondere dei crimini commessi, e a rispettare il diritto internazionale e i diritti umani dei Palestinesi.
Il BDS è un movimento globale e nonviolento che lotta contro l’occupazione, la colonizzazione e le politiche di apartheid perpetrate da Israele nei confronti del popolo palestinese; e che chiede il boicottaggio, il disinvestimento e le sanzioni nei confronti di Israele, fino a quando Israele non soddisferà tre richieste specifiche:
1) la decolonizzazione e la liberazione di tutte le terre occupate, ovvero la fine all’occupazione militare, del Muro dell’Apartheid e degli oltre 600 checkpoint che si insinuano nella Cisgiordania;
2) il riconoscimento di pieni ed eguali diritti fondamentali per i cittadini arabo-palestinesi di Israele;
3) il rispetto, la protezione, e la promozione del diritto al ritorno dei rifugiati palestinesi, così come sancito anche dalla Risoluzione ONU 194.
È di fondamentale rilevanza inoltre sottolineare come il BDS sia in primo luogo un movimento antirazzista e antiapartheid che fonda la sua lotta sul rispetto del diritto internazionale e sulla tutela dei diritti umani universali, rifiutando con forza ogni forma di razzismo, di antisemitismo e di islamofobia.
Ispiratosi alle vincenti campagne di boicottaggio che contribuirono al crollo dell’apartheid in Sudafrica, l’appello palestinese al BDS nel corso degli anni si è guadagnato il sostegno di artisti, accademici, sindacati, chiese, gruppi studenteschi, organizzazioni e attivisti in tutto il mondo. Il Boicottaggio, il Disinvestimento e le Sanzioni rappresentano allo stesso tempo delle strategie e degli strumenti efficaci di lotta, che hanno portato anche di recente al conseguimento di importanti successi, tra cui, solo per citarne alcuni, il disinvestimento della Bill Gates Foundation dalla G4S, società anglo-danese che si occupa della sicurezza nelle carceri israeliane, il disinvestimento del Fondo pensionistico norvegese KLP da Heidelberg Cement e Cemex, aziende complici dell’occupazione israeliana, l’adesione al BDS dell’Unione Nazionale degli Studenti della Gran Bretagna (NUS).
Tuttavia, nonostante la solidarietà internazionale sia aumentata e il BDS sia un movimento in continua espansione, tanto da essere definito da Israele come una “minaccia strategica”, “Margine Protettivo” l’ultimo spietato e sanguinoso massacro israeliano su Gaza dimostra come Israele continui a operare indisturbato nella più totale impunità e nel disprezzo del diritto internazionale e di ogni diritto, umano, civile e politico, del popolo palestinese.
È in questo ambito che si colloca la mobilitazione che in Sardegna ha visto, con l’Assemblea Internazionale del 30 agosto 2014, movimenti antimilitaristi e gruppi studenteschi unirsi all’Associazione Amicizia Sardegna Palestina e alla rete BDS Sardegna nella lotta contro le esercitazioni militari israeliane in Sardegna e in sostegno della campagna BDS. Inoltre, svoltasi a Cagliari tra febbraio e marzo 2015, la Settimana contro l’Apartheid israeliano ha sancito l’adesione di numerosi gruppi studenteschi, tra cui Sa Domu Studentato Occupato, Scida Giovunus Indipendentistas, Unica 2.0, Collettivo Studentesco Antonio Gramsci e Collettivo Furia Rossa, alla petizione per il boicottaggio accademico di Israele promossa dal Collettivo Universitario Autonomo Casteddu (CUA Casteddu). Con questo appello gli studenti dell’ateneo cagliaritano chiedono all’Università di Cagliari la revoca dell’accordo di Cooperazione Accademica con il Technion-Israel Institute of Technology, un’istituzione israeliana gravemente coinvolta nell’attività di ricerca in tecnologie militari e nella brutale occupazione dei territori palestinesi.
A questo proposito è da rilevare come anche nell’edizione 2015, il Festival Leggendo Metropolitano abbia aperto le porte alla propaganda israeliana e militarizzato il quartiere di Castello, ospitando un esponente di primo piano proprio del Technion-Israel Institute of Technology, Aaron Ciechanover, premio Nobel per la chimica nel 2004 e professore emerito del Technion. Non pare inutile sottolineare ancora una volta che il Technion è leader nello sviluppo dei droni utilizzati nei raid aerei israeliani sulla Striscia di Gaza, che intrattiene stretti rapporti di collaborazione con le società tecnologiche della difesa israeliana, tra cui Elbit Systems e Rafael, e che il Technion non solo gioca un ruolo attivo nell’oppressione sistematica dei palestinesi, ma ha anche espresso appoggio incondizionato ai suoi “studenti combattenti” che nel luglio del 2014 hanno preso parte all’aggressione su Gaza, la già ricordata Operation Protective Edge (”Margine protettivo”). È di fondamentale importanza, ora più che mai, agire, in maniera ancora più radicale e incisiva, intensificando le campagne di Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni contro Israele, sensibilizzando la società civile e denunciando ogni complicità tra le nostre comunità, le nostre istituzioni accademiche e culturali e lo Stato d’Israele.
A Cagliari la mobilitazione continua con il calendario ricco di eventi della rassegna “Sardegna contro l’Apartheid”, organizzata dall’Associazione Amicizia Sardegna Palestina e dalla rete BDS Sardegna in collaborazione con l’Unione Democratica Arabo Palestinese (UDAP) e Sardegna Solidale. Dal 25 giugno al 16 luglio Cagliari ospita un programma di appuntamenti, tra cui presentazioni di libri, reading, proiezioni di film, e dibattiti, all’insegna dei 10 anni di successi e di crescita globale del movimento BDS, della commemorazione delle vittime del regime israeliano, e della denuncia della pulizia entica e delle politiche sioniste di colonialismo e di apartheid che da ormai troppo tempo opprimono il popolo palestinese. Da segnalare, in particolare, la presenza di Ronnie Barkan, attivista israeliano e co-fondatore del movimento Boycott from Within, all’evento sul boicottaggio accademico promosso dal collettivo studentesco CUA Casteddu, che si terrà lunedì 06 luglio 2015 alle ore 17:30 presso l’aula 17 della Facoltà di Studi Umanistici, e che vedrà la partecipazione dei docenti dell’Università di Cagliari Pietro Ciarlo, Patrizia Manduchi e Claudia Ortu.