Fuori le basi militari dalla Sardegna
10 Ottobre 2015Antonello Pabis
Pubblichiamo l’appello di Antonello Pabis presidente dell’associazione sarda contro l’emarginazione. Un appello contro la guerra, le servitù militari e contro le esercitazioni militari in Sardegna (Red).
L’esercitazione NATO “Trident Juncture” che ha preso avvio in Sardegna e prevede l’uso di spaventose armi da guerra, con bombardamenti da aria, terra e mare, destinato a durare fino al 6 novembre, minaccia i popoli, umilia il popolo sardo e danneggia fortemente la Sardegna!
In questa Italia che, secondo la sua Costituzione, dovrebbe ripudiare la Guerra, ci si addestra a farla e vengono ospitati i peggiori assassini del pianeta, scaricandone il peso sull’isola, già pesantemente colonizzata e inquinata dalle servitù militari.
Tra gli Stati assassini anche quelli del popolo palestinese e kurdo, come Israele e la Turchia. Quest’ultima amica di ISIS, grande utilizzatrice di armamenti italiani, artefice principale del massacro dei kurdi, avanguardia della NATO e già autrice di ripetute aggressioni in terra irakena e siriana, in piena violazione del diritto internazionale, presente ieri nel porto di Cagliari con due navi da guerra e un sommergibile ed ora ripartita verosimilmente verso la base di Teulada.
La complicità italiana è evidente, mentre la Giunta Regionale si esprime solamente attraverso timide lamentele ma non ha adottato alcun atto per impedire questa ennesima vessazione dello Stato italiano.
Tutto ciò mentre il popolo sardo soffre più di altri il fenomeno della disoccupazione e del progressivo impoverimento, anche di diritti sociali.
Perciò anche noi sentiamo di doverci opporre a questo ennesimo scempio del diritto umano, sottomesso agli interessi del capitalismo, delle banche, del commercio di armamenti, della conquista di ricchezze e nuovi territori, della sottomissione dei popoli, con pratiche barbare e sangue.
Sottoscriviamo l’appello per una vasta protesta di popolo contro il dispotismo dello stato, per la cessazione dei giochi di guerra, la cacciata dei veri abusivi, della Nato e dei suoi complici.
22 Ottobre 2015 alle 22:11
Nell’articolo non appare ma scrivo come portavoce dell’Asce, l’Associazione Sarda Contro l’Emarginazione.
Ciao
1 Novembre 2015 alle 14:03
Polvere eravamo e polvere torneremmo…lo capite bene questo concetto capitalisti massonici fanfaroni ed improvvisati?cito,testuale,per i nostalgici del benessere:”Platone disse:
Non c’e’ schiavo che non discenda da un Re
E viceversa…”
Tocca a tutti subire e poi reagire!!!!!
Popolo ,Terra Sarda cosa aspetti????
RIBELLATI