Sconfiggere il terrore con il fumetto intercultura
1 Dicembre 2015Redazione
Mai come in queste ore abbiamo bisogno di intercultura, dialogo e confronto. Gli immigrati presenti nel nostro Paese sono vittime nostre come dell’ISIS. Sconfiggere il terrore e la paura si può a partire da noi stessi e dalle nostre comunità.
Queste sono le ragioni della tappa del Mese dei Diritti Umani ad Assemini. In una società basata sulla convivenza civile dei popoli e delle culture non dovrebbero esistere cittadini di serie A e di serie B. Per questo motivo Venerdì 4 dicembre alle 18.00 al Vecchio Municipio di Assemini sarà inaugurata la mostra #WomanStory de Il fumetto intercultura di Takoua Ben Mohamed con un confronto contro l’intolleranza, il razzismo e l’islamofobia dal titolo “Straniero,a chi?”. Il dibattito sarà coordinato dal responsabile dello studio editoriale Typos Roberto Loddo e parteciperanno insieme all’autrice e ai rappresentanti delle comunità dei nuovi cittadini in Sardegna, Jessica Mostallino, vice sindaco di Assemini; Don Ettore Cannavera, fondatore della Comunità La Collina; Sulaiman Hijazi, ex portavoce della comunità musulmana in Sardegna; Bepi Vigna del Centro Internazionale del Fumetto, Diego Serra del Progetto SPRAR “Emilio Lussu” e l’avvocato Luca Bauccio.
Al termine della presentazione verrà offerto un assaggio di cucina africana e si svolgerà un concerto in acustica di musica tradizionale arabo-andalusa del duo marocchino composto da Khalil Babouchi e Walid Iguider rispettivamente all’oud e al violino.
La mostra #WomanStory ripercorre tutto il lavoro dell’autrice che tavola dopo tavola, racconta il ruolo delle donne nei movimenti rivoluzionari delle cosidette Primavere Arabe. Ci mostra la fatica e le discriminazioni, di chi vive sulla propria pelle il voler difendere la propria femminilità e le proprie tradizioni, in un mondo sempre più chiuso e respingente.
Takoua Ben Mohamed è una graphic journalist e sceneggiatrice, tunisina di nascita ma cresciuta a Roma, disegna e scrive, anche con ironia, storie a fumetti. I suoi temi spaziano dalla primavera araba al ruolo delle donne rivoluzionarie durante la dittatura di Ben Alì, passando per la lotta all’islamofobia, al razzismo e alla difesa dei diritti umani nei paesi in guerra.
3 Dicembre 2015 alle 08:26
La parola tolleranza riempie la bocca di tutti recentemente. Ma perchè si chiede tolleranza? Tollerare qualcuno è un concetto orribile, un concessione, una condiscendenza verso qualcuno che si ritiene diverso da noi. Io, personalmente, non tollero nessuno, prendo atto semplicemente che al mondo esistono cristiani, musulmani etc etc, arabi e non arabi. Quanto siamo ridicoli poi “tolleranza”…