Redazione

Pubblichiamo l’evento organizzato da Sa Domu studentato occupato Il Carnevale cagliaritano è morto! W il carnevale cagliaritano. (Red)

Sa Domu non si ferma!  Sempre pronti ad affrontare nuove sfide, anche quest’ anno ci accingiamo a organizzare il Carnevale piratesco. Riteniamo la festa del Carnevale molto importante non solo perché è un momento in cui lo studentato riesce interamente ad aprirsi a tutta la città, ma anche perché storicamente è sempre stato il giorno in cui sottomessi e sfruttati si facevano beffe del padrone.

Quest’ anno vogliamo fare un passo in più rispetto all’ anno scorso. Quest’ anno l’ obiettivo sarà quello di riportare alla luce il Carnevale storico della nostra città, quello fatto dal ritmo della ratantira, dalla sfilata di carri, dai costumi casteddai e dal tipico apporto dei quartieri che compongono Cagliari.  Domenica 7 febbraio riprenderanno vita le vecchie maschere della tradizione casteddaia: su maccu, sa dira, s’ arregatteri, su piccioccu de crobi, sa gatu, su dottori, su piscadori, sa panettera, su palliazzu e tantissime altre che andranno a unirsi a camper pirata e apixedde galeoni.
Il tutto accompagnato dal suono della RATANTIRA, la vera voce del popolo.

Ringraziamo per la collaborazione il gruppo de “Sa ratantira casteddaia SRC” e i ragazzi dell’ Educatica di strada. A seguire giochi di animazione e pentolaccia per bambini all’ interno dello studentato interamente organizzati dai ragazzi della BABY DOMU e zeppolata finale per tutti.

Rendiamo pubblico il percorso che ci permetterà di ridare vita a una delle feste tanto amate quanto più bistrattate della storia di Cagliari. Sarà un percorso breve ma che volutamente toccherà i quartieri che un tempo erano il fulcro non solo dell’ organizzazione logistica, ma anche delle feste che animavano le strade della nostra città. Partiremo infatti da Piazza dell’ Indipendenza, alle porte del quartiere di Castello. Scenderemo ai giardini pubblici per poi entrare a Villanova, altro quartiere simbolo de su Carnevali Casteddaiu.

Dopo aver animato via Giardini e via San Giovanni, il suono della ratantira e le apixedde galeoni si dirigeranno verso via Garibaldi, Piazza Costituzione e una piccola parte di via Manno per poi rientrare nel quartiere che ospita Sa Domu da più di un anno, Castello. La festa terminerà all’ interno dello studentato dove si svolgeranno i giochi di animazione per i più piccoli organizzati dai ragazzi della Baby Domu, la pentolaccia e la mega zeppolata a cura delle famiglie del Movimento di Lotta per la Casa Casteddu.