Cagliari, proibito manifestare contro l’intervento in Libia
1 Aprile 2016Redazione
Il Cagliari Social Forum, con una lettera al Sindaco di Cagliari e al consiglio comunale della Città di Cagliari, denuncia il comportamento delle autorità competenti (comando dei Vigili Urbani) tenuto riguardo il sit – in del giorno 1 aprile per protestare contro la guerra in Libia e tutte le guerre dove si esercitano le truppe italiane.
Noi non esitiamo a definire tale comportamento intimidatorio e repressivo. I fatti: in data 25 marzo veniva comunicato alla questura di Cagliari e al comando dei vigili urbani che il Cagliari Social Forum avrebbe tenuto un sit in di protesta contro l’intervento militare in Libia. L’iniziativa si sarebbe dovuta tenere davanti al Comando militare sito in Via Torino. Si comunicava inoltre che si prevedeva la partecipazione di una trentina di persone.
In data 30/3 il Comando risponde con un’ordinanza di diniego “in quanto verrebbe impedito il regolare flusso dei veicoli…”
Giunti nelle adiacenze di Via Torino, ci siamo trovati di fronte ad uno sbarramento fatto di transenne metalliche difese da un cellulare della polizia e un imponente numero di agenti in tenuta anti sommossa che impedivano l’accesso a Via Torino non solo ai manifestanti ma perfino a turisti e residenti
E allora Signor Sindaco, signori consiglieri ci chiediamo e vi chiediamo: Quali erano realmente i motivi del diniego? Pensiamo sia troppo comodo trincerarsi dietro l’art. 20 Codice della Strada, visti i risultati dell’applicazione di tale diniego. Comodo ma non vero!
Pensiamo che alla base di tutto ciò vi sia una strategia precisa che così possiamo riassumere:
a) alcuni posti della città devono essere considerati intoccabili e inaccessibili, quasi deisancta sanctorum, non criticabili né contestabili, e questi luoghi sembrano essere proprio quelli protetti da stellette.
b) Dimostrare, mediante uno spiegamento di forze abnorme, alla ignara cittadinanza ma anche ai turisti di passaggio “la pericolosità sociale” di coloro che intendono dimostrare la propria contrarietà alla guerra e alle servitù militari.
c) Rendere i manifestanti responsabili dei disagi dovuti alla impossibilità di poter circolare liberamente in una via cittadina.
Chiediamo a lei signor sindaco e a voi signori consiglieri se siete stati messi a conoscenza di questi fatti:
1)pensate voi che sia normale che una pubblica via venga interdetta e dichiarataoff limits per l’esercizio di un diritto costituzionalmente garantito come quello di esprimere democraticamente il proprio pensiero?
2)Se pensate che questo non sia normale quali azioni intendete intraprendere perché simili fatti non si verifichino in futuro?