Il numero 214
1 Maggio 2016Una ricorrenza importante e un’esigenza di rinnovamento (Marco Ligas), Contorni: Due o tre cose sul linguaggio umano (Giulio Angioni), Venne Maggio (Gianni Loy), La crisi della sanità pubblica in Sardegna e l’ombra di private finance initiative (Claudia Zuncheddu), La legge e l’inganno (Umberto Romagnoli), Il progressivo arretramento del sistema Italia (Gianfranco Sabattini), Tsipras mette alla prova il neoliberismo sull’austerità (Argiris Panagopoulos), L’ex Manifattura deve restare alla cultura (Red), La civiltà rottamata (Appello della sinistra europea), Il condono edilizio abusivo della Regione Sardegna (Stefano Deliperi), Blockupy va a Parigi e Nuit Debout! (Red), Nuoro dice No alla riforma Renzi Boschi Verdini (Graziano Pintori), Leopardi e la luna di Gianni Mascia (Maurizio Ciotola), Un delitto fatto bene (Giovanni Dettori).
Buona lettura e buon primo maggio
Con questo numero festeggiamo i nostri primi 10 anni!
1 Maggio 2016 alle 08:03
Giovanni Dettori in questo numero è ospitato con un bellissimo intervento, cita Maria Lai:”…noi sardi siamo come i messicani continuamente alla ricerca archeologica dell’identità. Forse abbiamo paura di affrontare la reale identità nostra di oggi”. Credo che il Manifesto Sardo, con il suo costante e determinato impegno, indichi ai sardi come uscire dal “cortile” della propria storia, dove si nutre e coltiva esclusivi ingredienti del proprio passato.Il Manifesto Sardo rompe questi argini, affronta e va incontro alla realtà dando voce a chi voce non ha.
Marco Ligas ha dedicato questi dieci anni prima per creare, poi per sostenere e difendere questo spazio, in cui con determinazione politica e culturale ha affrontato la realtà non solo sarda e dei sardi ma di tutti i diseredati ed emarginati del mondo. Quindi, caro Marco, a te il ringraziamento per averci creduto e aver difeso questo spazio giornalistico a più voci e colori, che sono il sale della libertà.
Un grande “in bocca al Lupo” al giovane amico Roberto Loddo, il quale arricchisce, con questa importante responsabilità, il suo noto impegno civile.
A medas Annos
1 Maggio 2016 alle 16:44
Grazie Marco, per il tuo grande, attentissimo e costante impegno manifestino. Ricordo ancora la prima riunione, a Seneghe.. Permettimi un abbraccio. Grazie Roberto per il lavoro fatto, e che farai, e per l’idea collegiale. Grazie al manifesto sardo, al quale voglio davvero bene. Buonissimo lavoro, compagne e compagni.