La Giunta Regionale, con l’approvazione dell’aggiornamento del Piano regionale Rifiuti, sta con gli inceneritoristi anziché con i cittadini

30 Dicembre 2016
Red

Pubblichiamo il documento del Comitato Non Bruciamoci il Futuro e dell’associazione Zero Waste Sardegna sulla recente approvazione dell’aggiornamento del Piano regionale di Gestione dei Rifiuti da parte della Giunta Regionale.

Nel totale dispregio dei più elementari principi di partecipazione democratica e di condivisione con enti locali e cittadini, la Giunta regionale ha approvato in fretta e furia, alla vigilia di Natale, l’aggiornamento del Piano regionale dei rifiuti prospettando per la Sardegna l’ennesima occasione persa per una corretta gestione del settore. La fretta di approvare un atto di programmazione ancora una volta incoerente e tutt’altro che condiviso era già emersa chiaramente nelle scorse settimane dalla volontà espressa, dagli apparati regionali, di non voler sottoporre l’aggiornamento del Piano a Valutazione Ambientale Strategica (VAS): una scelta che di fatto cancellava qualsiasi dibattito nel merito delle scelte da operare per gli anni a venire ed esautorava comuni e cittadini da qualsiasi possibilità di dare un contributo in uno dei settori da cui maggiormente dipende la qualità della vita delle nostre comunità e nel quale la Regione Sardegna con la Giunta attuale e quelle che l’hanno preceduta, ha dato nel recente passato e nel presente pessima dimostrazione di programmazione e gestione.

L’approvazione da parte della Giunta dell’aggiornamento del Piano dimostra come, sul tema rifiuti, l’esecutivo guidato da Francesco Pigliaru abbia confermato una visione inceneritorista della gestione dei rifiuti imposta dall’apparato regionale che, prima di tutto, doveva tutelarsi dagli atti compiuti nella procedura autorizzativa del nuovo impianto di Tossilo, già dichiarati illegittimi e irregolari dalla sentenza del Tar. La nuova programmazione prevede infatti il mantenimento del polo di incenerimento di Tossilo la cui realizzazione appare ancor più incomprensibile alla luce delle previsioni dello stesso aggiornamento che si prefigge il raggiungimento di un 80 per cento di raccolta differenziata. La verità è che il piano aggiornato decreta l’inutilità di Tossilo e certifica un peggioramento del quadro emissivo a livello regionale a causa dell’incremento dell’incenerimento dei rifiuti che, con il nuovo impianto di Tossilo, passerà dalle circa 120.000 ton. incenerite attualmente (2014) alle 200.000 ton/anno.

Colpisce inoltre che non si faccia alcun riferimento al pasticciato iter autorizzativo dell’impianto di incenerimento di Macomer e alla sentenza del Tar che di fatto certifica il fallimento, in tema di programmazione sulla gestione dei rifiuti, dell’operato della Giunta Cappellacci e di quella attuale che ne ha ereditato totalmente filosofia e metodi. Proprio in questi giorni, sia dalle file della minoranza che da quelle della maggioranza che siedono sui banchi del Consiglio regionale, erano emerse per l’ennesima volta le perplessità sulla vicenda dell’inceneritore di Tossilo senza che l’esecutivo che guida la Regione si sia fatto carico di dare delle risposte in merito. La scelta di mantenere in vita il progetto di Tossilo umilia anche il Consiglio regionale che  il 13 maggio 2015, con la votazione a maggioranza di un apposito ordine del giorno, aveva dato alla Giunta regionale, ben altri indirizzi da seguire per la programmazione in tema di gestione dei rifiuti. Nulla si è fatto, al riguardo, per analizzare e certificare lo stato di salute delle popolazioni del Marghine costrette da oltre vent’anni a convivere con impianti insalubri.

Ma a uscire maggiormente mortificate dalla scelta della Giunta Pigliaru sono le volontà delle comunità locali, dei Comuni del territorio e della Provincia di Nuoro che più volte, in maniera diversa, avevano dichiarato la loro contrarietà alla realizzazione di un’opera inutile e dannosa. Un no più volte ripetuto anche attraverso l’approvazione di delibere di Consiglio comunale che non sembra interessare in alcun modo l’esecutivo che guida la Regione.

Continueremo a opporci alla realizzazione del nuovo impianto di Tossilo e alla politica arrogante e antidemocratica che la sostiene con tutti i mezzi che la società civile ci mette a disposizione, auspicando che le autorità preposte possano far luce su una vicenda segnata pesantemente dalle numerose irregolarità presenti anche nell’aggiornamento del piano.

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