Risvegliare le capacità critiche

16 Dicembre 2007

Raffaello Ugo

Qualsiasi occasione di dibattito sul tema è auspicabile e necessaria. Parlo di comunicazione. In questo momento storico chiunque può essere informato su qualunque cosa in tempo reale e internet ha fatto definitivamente cadere la possibilità di dire “ma io non sapevo niente”. E’ vero che la rete digitale riguarda grossomodo solo l’occidente ricco e che l’umanità è in gran parte tagliata fuori ma è anche vero che le decisioni che influenzano l’intera umanità vengono prese qui da noi. E’ vero che anche nell’occidente ricco non tutti sono allacciati alla rete ma tutti hanno, però, un parente o un conoscente collegato. D’altra parte è anche vero che, per sopravvivere, a volte è necessario chiudere la porta davanti all’orrore. Detto questo è evidente che per cambiare il mondo non basta un pugno di volenterosi internauti e la ragione, qualunque cosa sia, non ha in sé sufficiente forza per imporsi a tutti. Anche la tendenza di alcuni gruppi a parlarsi addosso illudendosi di comunicare con l’esterno è nota. Partecipare a dibattiti, manifestazioni, banchetti per raccolta firme dove ci si conosce uno per uno dà la misura esatta dell’isolamento dal corpo sociale. Si fa perché si deve fare qualcosa. Punto e basta. E’ vitale invertire la tendenza. Il militante dovrebbe diventare un “seminatore” e non un condottiero. E se da una parte abbiamo i colossi televisivi che orientano l’opinione pubblica è inutile contrapporsi frontalmente a loro. Non c’è battaglia. E’ probabilmente necessario organizzarsi per una guerra “asimmetrica” di molti anni (“… molto di più delle nostre vite.” D. Cheney – 2001). E dovranno essere i cittadini a mettersi a caccia di informazioni. Lo scopo della comunicazione dev’essere smuovere il destinatario, non convincerlo. Serve per fornire un elemento di stimolo perché ognuno possa cominciare o continuare una riflessione più articolata. La parte di società che crede che “un mondo diverso è possibile” deve fornire la “sponda” perché ognuno possa raggiungere per conto suo un’informazione ragionevolmente corretta. Quest’idea della comunicazione ha l’intento di suscitare soprattutto elementi di curiosità. E’ pessima ad esempio la qualità della maggior parte dei volantini in circolazione, caricati di affermazioni che hanno solo il risultato di insospettire le persone già poco disponibili e inutili per chi già ha informazioni sui problemi trattati. Probabilmente sarebbe sufficiente un’informazione che arriva immediatamente al dunque e un indirizzo internet o l’indicazione di un testo di riferimento per consentire eventuali verifiche o approfondimenti. Una comunicazione che risvegli le capacità critiche della “mucillagine” (Censis 2007) dovrebbe essere un momento imprescindibile nel tentativo di modificare gli equilibri attuali. Per il formato della comunicazione, si considera efficace una misura di cm.10 per 8, più che sufficiente per la quantità di testo anche se nulla vieta altri formati. Qui un esempio. Incuriosisce ed è già questo un dato. Una Wikipedia dei semini del dissenso che rimbalza da internet alla vita reale e moltiplica la sua carica. Sarebbe anche utile riunire tutti i semini in un grosso cesto digitale o in diversi contenitori sparsi in rete e disponibili a chiunque. Attualmente qualcosa di simile è sperimentato dal social forum di Cagliari a questo indirizzo. Non esistono studi internazionali sull’efficacia del sistema e sulle sue potenzialità rivoluzionarie ma un’occhiata alle assemblee parlamentari e alla stampa in voga lo rende indubbiamente affascinante. Arrotolate i foglietti con cura e abbandonateli sui sedili del treno, dal medico, al bar. Farete del bene e vi sentirete meglio. E’ questa la cosa rossa.

1 Commento a “Risvegliare le capacità critiche”

  1. Angelo Liberati scrive:

    …-cm.10 per 8, più che sufficiente per la quantità di testo anche se nulla vieta altri formati. Qui un esempio. Incuriosisce ed è già questo un dato. Una Wikipedia dei semini del dissenso che rimbalza da internet alla vita reale e moltiplica la sua carica. Sarebbe anche utile riunire tutti i semini in un grosso cesto digitale o in diversi contenitori sparsi in rete e disponibili a chiunque. Attualmente qualcosa di simile è sperimentato dal social forum di Cagliari a questo indirizzo.-…

    Mi piace questa cosa rossa.
    Complimenti a Raffaello Ugo
    Angelo Liberati

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