Marcia mondiale per la pace e la non violenza
1 Marzo 2010Emilia Giorgetti
La marcia mondiale per la pace e la nonviolenza è stata promossa dall’organizzazione umanista “Mondo senza guerre e senza violenza”, in collaborazione con gli altri organismi del movimento umanista e con il sostegno e la partecipazione di centinaia di associazioni, gruppi e singole personalità a livello mondiale. Si è trattato di un’iniziativa senza precedenti, che ha coinvolto centinaia di migliaia di volontari in tutto il pianeta. Partita da Wellington, Nuova Zelanda il 2 ottobre 2009, anniversario della nascita di Gandhi e Giornata Internazionale della Nonviolenza dell’ONU, si è conclusa il 2 gennaio 2010 a Punta de Vacas, Argentina. La marcia è nata con l’idea di diffondere un messaggio di pace e nonviolenza che si articola in 6 punti fondamentali:
1. il disarmo nucleare a livello mondiale
2. il ritiro immediato di tutte le truppe di invasione dai territori occupati
3. la riduzione progressiva e proporzionale delle armi convenzionali
4. la firma di trattati di non aggressione tra paesi
5. la rinuncia ufficiale dei governi ad utilizzare le guerre come metodo di risoluzione dei conflitti
6. il rifiuto di ogni tipo di violenza, non solo fisica, ma anche economica, razziale, di genere, psicologica, religiosa, sessuale….
Il messaggio è stato portato attraverso il globo dall’Equipe Base, un gruppo composto da persone di diversi paesi e culture che, su base volontaria e a proprie spese, si sono avvicendate nei tre mesi, ogni 2 settimane circa, nei vari tratti coperti dalla marcia. Mediamente l’EB è stata composta da 10-20 persone, anche se in alcuni casi, per es. in Nord America, si è dovuta dividere in molti sottogruppi di 2-3 persone ciascuno per poter partecipare a tutte le iniziative preparate dai gruppi organizzatori locali. L’EB, nelle sue varie articolazioni e composizioni, ha percorso 160000 chilometri e visitato circa 90 paesi. Lungo tutto il percorso, in centinaia di città del mondo, si sono realizzate iniziative di ogni tipo: marce, forum, incontri, festival, conferenze ed eventi sportivi e culturali, sociali, artistici, educativi, incontri ufficiali con personalità politiche ai massimi livelli. La marcia ha coinvolto bambini, giovani, scuole, gruppi pacifisti e nonviolenti, istituzioni pubbliche e private, personalità del mondo dello spettacolo, della scienza, della cultura, della religione e della politica sensibili alle finalità del progetto. Questo diario non è un resoconto ufficiale, ma descrive la mia personalissima esperienza di membro dell’Equipe Base nel tratto Nord e Centro America. E’ stato scritto di getto lungo il percorso e nasce sia dall’ esigenza di condividere con i familiari rimasti a casa la mia vita di marciante, che dalla necessità di rilasciare la tensione emotiva fortissima e crescente lungo il cammino.
2 Marzo 2010 alle 17:00
Es importante que se difunda esta accion que la accion civil, realiza. Emilia Giorgellti muchos parabienes por tu libro. Felicidades.
2 Marzo 2010 alle 21:35
complimenti per il diario, è una testimonianza importante
2 Marzo 2010 alle 22:17
Hola desde México!
Felicidades Emilia. Sigues siendo un ejemplo para muchas personas que te conocemos, no te detengas. Y sé que esta es solo una de las múltiples actividades que realizas, necesitamos mas personas com tu. Adelante!
8 Marzo 2010 alle 16:44
Saludos desde Chile.
Un gran saludos a Emilia !!una de las grandes mujeres que hay en mundo!!!
un fuerte abrazo de corazoón a corazón desde este Chile en reconstrucción
Magaly
Santiago
Chile
11 Marzo 2010 alle 18:41
Greetings and much thanks, Emilia! So many perspectives, so much love, and so much desire for peace and non-violence persists through-out the world. Thank you for your determination in publishing and sharing.
Big Hug!
Sinthya
Redding, CA
USA