Case dello Studente: Una raccolta firme per i rimborsi delle rette di affitto degli alloggi
8 Maggio 2020[red]
Il comunicato delle studentesse e degli studenti universitari delle case dello studente di Cagliari che stanno lottando per ricevere una risposta dall’Ersu riguardante i rimborsi delle rette d’affitto degli alloggi.
Gli studenti e le studentesse dell’Università di Cagliari alzano la testa: sono state raccolte centinaia di firme per il rimborso delle rette a seguito del divieto di rientro. In questi giorni gli inquilini delle Case dello Studente di Cagliari si sono mobilitati, impegnandosi in una battaglia per difendere il proprio diritto allo studio. Dopo due mesi di assenza, periodo in cui la maggior parte di loro sono tornati dalle loro famiglie per la quarantena, è arrivato infatti il divieto di far rientro nei propri alloggi fino a luglio, a causa dell’incapacità dell’ente di provvedere alla sicurezza e alla tutela della salute degli studenti, sui quali viene oggi scaricato il peso della crisi.
A fronte di tutto questo, nessun rimborso è stato previsto dall’ERSU, per i canoni d’affitto già pagati o già detratti dalle borse di studio, per tutto il periodo in cui gli inquilini non hanno potuto e non potranno usufruire dell’alloggio. Sono centinaia gli studenti che oggi denunciano la gravità di questa situazione: per uno studente universitario il costo dell’abitazione ha un peso decisivo, e il rimborso immediato delle rette d’affitto risulta essenziale per il proseguimento stesso dei propri studi.
Nonostante le restrizioni da coronavirus, gli studenti hanno alzato la testa e non hanno fatto mancare la propria voce, presentando all’attenzione dell’ERSU e del Rettore dell’Università di Cagliari una raccolta firme che ha coinvolto centinaia di studenti delle Case di via Biasi, via Trentino e via Businco.
Ecco la rivendicazione degli studenti: «Chiediamo il totale ed immediato rimborso delle rette già pagate: per il periodo di marzo, a tutti gli studenti affittuari che usufruiscono dei servizi abitativi ERSU; per tutto il periodo da marzo sino a luglio, a tutti i borsisti che hanno visto le rette detratte in anticipo per tutte le undici mensilità. Se l’ente non procederà con un rimborso immediato, ad essere negato sarà il nostro diritto allo studio, perché saranno tanti gli studenti che non potranno più alloggiare in sede. Non permetteremo che ad essere sacrificato sia il nostro futuro».