La seconda ondata

1 Novembre 2020

[Sandro Medici]

Per quanto si possa essere indulgenti e comprensivi con questo governo, la condizione disperante in cui versa il paese è un inappellabile atto d’accusa: il paese tutto, sia quello malato, sia quello ancora sano.

Tutti sapevamo che ci sarebbe stata una seconda ondata del virus, ma nei mesi estivi poco o nulla è stato preparato per contrastarla.Si sarebbero dovuti allestire presidi sanitari in ogni dove, assumere e formare personale qualificato, approviggionarsi di farmaci e strumenti diagnostici, dotarsi di attrezzature idonee per accogliere, riceverare e curare.

E invece siamo in una situazione che in molti, per primi medici e infermieri, definiscono fuori controllo. Il tutto in un osceno rimbalzo di responsabilità tra l’amministrazione centrale e quelle regionali. La prima a sostenere d’aver impartito istruzioni e indirizzi e trasferito le necessarie risorse, le seconde ad affannarsi travolte da un impatto organizzativo e clinico per loro insostenibile.

E’ evidente che le Regioni hanno vistosamente disatteso quanto avrebbero dovuto fare, disabituate ormai a considerare la sanità un servizio pubblico e pertanto alla vana rincorsa di bandi di gara, appalti ed esternalizzazioni. Ma è altrettanto vero che il governo, in vista di un’emergenza annunciata, poteva utilizzare i suoi poteri sovraordinati e procedere in linea diretta: avrebbe potuto investire, assumere, riconvertire a uso socio-sanitario immobili pubblici, i tanti ex ospedali svuotati nell’ultimo scorcio, per esempio.

Ma non è andata così, e oggi siamo indifesi, impauriti e abbandonati. Con i malati che stazionano nelle ambulanze perché non ci sono posti letto e le ambulanze di conseguenza impossibilitate a raccogliere altri malati.

Servivano interventi a breve e, forse, verranno realizzati a medio termine, se non in tempi lunghi, quando, come diceva John Keynes, saremo tutti morti.

Scrivi un commento


Ciascun commento potrà avere una lunghezza massima di 1500 battute.
Non sono ammessi commenti consecutivi.


caratteri disponibili

----------------------------------------------------------------------------------------
ALTRI ARTICOLI