Le Fèminas lìberas in luta pro su deretu a sa salude incontrano il commissario dell’AOU di Sassari
16 Novembre 2020[Luana Farina Martinelli]
Il 12.11.2020 si è tenuto online un incontro tra il nostro movimento “Donne libere in lotta per il diritto alla salute.
Fèminas lìberas in luta pro su deretu a sa salude”, rappresentato da Luana Farina e Pierina Cilla, la Direzione Sanitaria dell’AOU nelle figure del dott. Spano, dr. B. Contu, il primario di Oncologia dr. Pazzola, dott.ssa R.M. Bellu, e per l’associazione Mariangela Pinna, dr. A. Contu. L’incontro è stato richiesto dalla Direzione AOU viste le numerose segnalazioni fatte dal nostro Movimento e per la fattiva e proficua collaborazione già avuta con noi in passato, la quale si auspica possa continuare anche in futuro. Da parte nostra si è raccolto l’invito e confermata la nostra disponibilità per migliorare i servizi, ricevendo la piena disponibilità del dott. Spano.
L’incontro da loro richiesto riguardava il trasferimento del reparto di Oncologia che si trovava al 4ºp. dell’Ospedale Civile, che è stato liberato e trasformato in reparto onco-covid ed i pazienti assegnati al DH di Oncologia che si trova nello stesso piano e che sarà operativo nei prossimi giorni, senza creare disagi ai pazienti stessi.
Sono stati segnalati i disagi riscontrati in questo periodo Covid ma anche preesistenti e che in questa situazione si sono resi più evidenti. Si è sottolineata l’assenza a Sassari di una vera BREAST UNIT che continuiamo a chiedere e che non è sostituita dalla SMAC ottenuta 4anni fa in via provvisoria e sperimentale, mai diventata né strutturale né funzionale; i disagi per gli screening preventivi ed i follow-up mancati alle pazienti oncologiche, per i quali da noi è stata presentata segnalazione in Procura e per l’intramoenia, anche non urgente, effettuata durante la chiusura per corona virus. A questo proposito abbiamo chiesto se si potesse attingere alle risorse incamerate dall’azienda con l’intramoenia, per essere reinvestite nel miglioramento dei servizi, così come prevede la legge apposita e con le quali si potrebbe sopperire alla mancanza di strumentazione adeguata, come ad esempio un ecografo per la terapia antalgica, necessario per effettuare alcune infiltrazioni eco guidate. Attualmente sono sospese tutte le attività non urgenti e vengono erogate solo quelle gravi e le terapie oncologiche che ci confermano saranno garantite. Abbiamo chiesto se si potesse utilizzare la donazione del magnate russo che recentemente ha donato per la sanità sarda un milione di euro in due tranches. Sì è chiesto che vengano garantite anche le routine perché non diventino gravi ed urgenti, come ad esempio gli interventi di cataratta o alla prostata con percorsi separati per evitare contagi Covid, più medici ed orario straordinario per far scorrere le liste di attesa. E’ stata ulteriormente segnalata la situazione della Radioterapia, dell’acquisto del nuovo processore e del famoso portellone che sarà sistemato ed in seguito sostituito con una nuova porta scorrevole. Per la radioterapia ci assicurano che la procedura per l’acquisto del nuovo acceleratore sta andando avanti ma c’è la necessità di un nuovo progetto strutturale per tutta la Radioterapia stessa che necessita di essere adeguata alle odierne esigenze tecnologiche.
La possibilità per i pazienti di usufruire di servizi in convenzione presso privato, pagando solo il ticket per ciò che l’azienda non riesce ad offrire nei tempi stabiliti come da L.124/1998, ma recepita dalla regione Sardegna solo in parte.
Il problema dell’HOSPICE, che doveva sorgere al San Giovanni Battista di Ploaghe, servizio di cui si sente la necessità ma ancora irrisolto e che sembra sarà affrontato a breve e meglio definito. Il problema dei tamponi ancora in numero esiguo e dei relativi tempi di risposta. Per questo ci è stato comunicato che partirà un’importante campagna di tamponi soprattutto nell’area di Sassari in collaborazione con l’ATS che richiede altri strumenti e altro personale e per i quali si sta provvedendo.
Per quanto riguarda i reparti che sono liberi e/o inagibili, ci confermano che non possono essere utilizzati, alcuni perché sottoposti a provvedimenti legali, altri invece, come la ex falegnameria del Conti o locali del S. Camillo (e altre strutture presenti nel territorio), perché non idonei per mancanza di impianti gas medicali e per il troppo tempo che sarebbe necessario per la messa a norma. In questa situazione di emergenza con un aumento enorme degli accessi al P.S. i pazienti Covid necessitano di ossigeno entro pochi minuti, diversamente non supererebbero la crisi respiratoria.
I lavori per il nuovo DH di Oncologia all’Ospedale Civile stanno procedendo e dovrebbero essere terminati tra la metà Dicembre e la metà di Gennaio.
Dopo la nostra segnalazione è stato autorizzato l’acquisto di un nuovo ecografo per la terapia antalgica, inoltre, con le risorse che lo stato sta mettendo ora a disposizione tramite il commissario per l’emergenza Arcuri, verranno acquistati nuovi macchinari per screening, ecografi ed altri macchinari più evoluti tecnologicamente. Ci sarà un rinnovamento tecnologico importante per tutta la sanità.
Auspichiamo che pur in questa pandemia, quanto prospettato venga mantenuto per una sanità migliore; noi faremo la nostra parte e vigileremo perché gli impegni vengano mantenuti.
Luana Farina Martinelli è la portavoce delle Donne libere in lotta per il diritto alla salute. Fèminas lìberas in luta pro su deretu a sa salude