A Elmas parte la scuola di rispetto

16 Marzo 2021

[red]

Dal 2017, la Onlus “Equilibra per il benessere sociale”, avvalendosi della collaborazione dell’Ordine degli Psicologi del Lazio, è impegnata a prevenire e contrastare la violenza nelle relazioni attraverso un progetto di prevenzione denominato “A Scuola di Rispetto”.

Tale progetto è diffuso ampiamente sul territorio italiano e coinvolge gli studenti degli Istituti scolastici di 12 Regioni tra cui, per il terzo anno consecutivo, la Sardegna.

Il Dott. Francesco Ciaccio, responsabile regionale del progetto, con la collaborazione della Dott.ssa Francesca Luisa Aru e in associazione con le ACLI attueranno questo progetto nel territorio masese nei mesi di aprile e maggio 2021.

L’iniziativa, condivisa dal presidente delle Acli di Elmas Paolo Tambaro e da tutto il direttivo, coinvolge l’Istituto Comprensivo “Monsignor Saba” e l’Istituto d’Istruzione Superiore “Duca degli Abruzzi” con sede in Elmas.

Il progetto ha l’obiettivo generale di aumentare la consapevolezza dei giovani sul fenomeno della violenza e in particolare su quella di genere, sensibilizzandoli e informandoli sui propri diritti e doveri in modo che possano tutelarsi in caso di violenza o abuso subito e/o assistito. Le attività prevedono la piena partecipazione dei ragazzi che per primi si faranno promotori dei contenuti appresi attraverso la realizzazione di brochure e materiali esplicativi. L’auspicio è che l’impatto della sensibilizzazione non si limiti ai ragazzi direttamente coinvolti nel progetto ma, grazie alla peer education,  possa trasmettersi anche ai loro coetanei, riverberandosi sull’intero istituto scolastico e sul territorio di appartenenza.

Il progetto si colloca in un contesto nel quale la pandemia ha modificato, se non sconvolto, la nostra quotidianità, in particolare quella degli adolescenti. Il distanziamento sociale e la quarantena hanno avuto un profondo impatto sulla psiche di molti ragazzi, in una fase di vita già particolarmente complessa di per sé. L’impossibilità del contatto interpersonale diretto ha spinto all’uso smodato di smartphone e relazioni virtuali. Tra le conseguenze troviamo, in alcuni casi, l’aumento di difficoltà relazionali e comportamenti aggressivi tra coetanei, partner e genitori, specialmente sulle donne. L’impatto si mostra particolarmente evidente se si guardano i numeri: secondo uno studio dell’Onu, nei primi tre mesi di lockdown, violenze e femminicidi sono aumentati del 20% in tutto il mondo. In Italia, durante il primo lockdown, secondo l’Istat le chiamate al numero antiviolenza 1522 hanno subito un incremento del 73% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, Il 45,3% delle vittime ha paura per la propria incolumità e il 72,8% non denuncia il reato subito.

Il quadro delineato richiede a tutti disponibilità ed impegno concreto per il benessere sociale: anche su questo fronte le Acli di Elmas ci sono.

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