Il T.A.R. Sardegna “impallina” la caccia a Tortora selvatica, Moriglione e Pavoncella
18 Settembre 2021[Stefano Deliperi]
Il T.A.R. Sardegna, con ordinanza Sez. I, 17 settembre 2021, n. 284, ha confermato la sospensione della caccia alla Tortora selvatica (Streptopelia turtur), già disposta con decreto presidenziale Sez. I, 1 settembre 2021, n. 259, e ha ampliato la sospensione della stagione venatoria per Moriglione (Aythya ferina) e Pavoncella (Vanellus vanellus).
Non è stata concesso, in sede cautelare, l’accorciamento di qualche settimana della caccia alla Beccaccia (Scolopax rusticola). In buona sostanza, i Giudici amministrativi sardi hanno accolto l’istanza cautelare presentata dall’avv. Carlo Augusto Melis Costa, del Foro di Cagliari, per conto delle associazioni ambientaliste Gruppo d’Intervento Giuridico, WWF Italia, Lega per l’Abolizione della Caccia, E.N.P.A., L.A.V., LIPU-BirdLife Italia, LNDC Animal Protection, che hanno impugnato il calendario venatorio regionale sardo 2021-2022 (il decreto assessoriale n. 6846/13 del 23 agosto 2021) in merito alle previsioni con abnormi carnieri potenziali della caccia alla Tortora selvatica, del Moriglione e della Pavoncella.
Assurdi carnieri potenziali di 539.805 Tortore abbattibili dai 35.987 cacciatori ufficialmente autorizzati, 107.961 esemplari di Moriglione e ben 899.675 esemplari di Pavoncella.
Sono state respinte dal T.A.R. Sardegna le argomentazioni della Regione autonoma della Sardegna e delle associazioni venatorie Associazione Nazionale Libera Caccia e Federcaccia e di un non altrimenti noto Movimento politico Scelta Etica (soggetti interventori ad opponendum) e sono stati vani i penosi ostacoli frapposti dalla ritardata pubblicazione del calendario venatorio sul B.U.R.A.S. n. 49 del 26 agosto 2021.
Il T.A.R. Sardegna ha esplicitamente ritenuto che “la determinazione assunta dalla Regione, come evidenziato in ricorso, può contribuire ad un consistente peggioramento dello stato di conservazione delle specie”, come chiaramente indicato nel parere obbligatoriamente reso sul calendario venatorio dall’I.S.P.R.A. e dagli stessi monitoraggi faunistici svolti dalla Regione autonoma della Sardegna.
Infatti, “i dati del censimento invernale degli uccelli acquatici predisposto per la Regione, depositato in atti, evidenziano:
– un modesto incremento della popolazione delle due specie nell’ultimo periodo di rilevazione, a fronte di un calo consistente nei periodi precedenti, tale da determinare la sospensione della caccia a tali specie;
– una linea di tendenza ‘marcatamente negativa’ per il Moriglione e ‘leggermente negativa’ per la Pavoncella”, per cui “il rilevato modesto incremento della popolazione di tali specie potrebbe essere gravemente compromesso dalla riapertura della caccia consentita con il decreto impugnato”.
L’udienza di discussione nel merito è stata fissata per il 4 maggio 2022, a stagione venatoria ampiamente conclusa.
La presente pronuncia del T.A.R. Sardegna ben s’inserisce in un’ormai lunga serie di pesantissime censure dei calendari venatori regionali isolani degli ultimi anni,[1] che han visto un’Amministrazione regionale purtroppo prona alle pressioni delle associazioni venatorie in contrasto con il minimo buon senso necessario per la corretta gestione del patrimonio faunistico.
Tredici pronunce giurisdizionali negative consecutive dal 2017 sui calendari venatori regionali della Sardegna significano la pessima volontà e capacità regionale di gestire il patrimonio faunistico.
Impareranno qualcosa Regione e associazionismo venatorio?
Lo vedremo nelle prossime settimane, quando – conseguito l’obbligatorio parere dell’I.S.P.R.A., sarà presa una decisione in relazione alla proposta di caccia alla Pernice sarda (Alectoris barbara), alla Lepre sarda (Lepus capensis mediterraneus) e al Coniglio selvatico (Oryctolagus cuniculus). Vedremo.
Stefano Deliperi è il portavoce del Gruppo d’Intervento Giuridico odv
[1] T.A.R. Sardegna, ordinanza Sez. I, 17 settembre 2021, n. 284, decreto presidenziale Sez. I, 1 settembre 2021, n. 259, T.A.R. Sardegna, sentenza breve Sez. I, 9 ottobre 2020, n. 538; T.A.R. Sardegna, decreto presidenziale Sez. I, 21 settembre 2020, n. 347, T.A.R. Sardegna, ordinanza collegiale Sez. I, 17 ottobre 2019, n. 262/2019; decreto presidenziale Sez. I, 3 ottobre 2019, n. 247/2019, ; T.A.R. Sardegna, sentenza Sez. I, 30 gennaio 2019, n. 65 , Cons. Stato, ordinanza Sez. III, 5 ottobre 2018, n. 4897 , Cons. Stato, decreto presidenziale Sez. III n. 4456 del 20 settembre 2018, T.A.R. Sardegna, ordinanza Sez. I, 13 settembre 2018, n. 275, T.A.R. Sardegna, decreto presidenziale Sez. I, n. 260 dell’1 settembre 2018; sentenza T.A.R. Sardegna, Sez. II, 1 febbraio 2018, n. 65 e ordinanza cautelare T.A.R. Sardegna, Sez. II, 15 settembre 2017, n. 308/2017 .