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In occasione del TDoR – Transgender Day of Remembrance – sabato 20 novembre 2021 le associazioni LGBTIQA+ e alleate della città di Cagliari promuovono un evento commemorativo per celebrare la ricorrenza internazionale in ricordo delle vittime di odio transfobico.

Le associazioni promotrici Agedo Cagliari; Arc Associazione; Famiglie Arcobaleno Sardegna; Farmacia Politica; Kink Space Sardegna; Libellula Cagliari; Lila Cagliari; Reset UniCA; Sardinian People for the Queer Revolution e UniCA LGBT invitano la cittadinanza, sabato 20 novembre alle ore 17.00 in piazza Gramsci, a unirsi in questo momento di memoria e di riconoscimento della violenza.

Dal 2008 ad oggi sono state uccise 4048 persone transgender, gender creative, queer e non binary, 375 tra il 30/09/2020 e il 01/10/2021, fonte TGEU. Un aumento, rispetto al TDoR del 2020, dovuto anche alle narrazioni dei media e ai discorsi di odio veicolati dalla politica.

Ogni anno in tutto il mondo il 20 novembre la comunità transgender commemora le persone scomparse con la cerimonia della candle light, ovvero l’accensione di una candela per ogni vita spezzata. Ci ritroveremo per leggere, in presenza e in pubblico, i nomi e le storie delle persone che sono state uccise e violentate nel 2021 e ascoltare le testimonianze di chi è ancora in vita e subisce transfobia. Sarà un momento di lutto ma anche una protesta pacifica contro l’affossamento del DDL Zan e l’applauso incivile dell’aula.

Essere una persona transgender oggi in Italia costituisce un motivo di aggressione, significa attraversare a vari livelli violenza e discriminazione come minoranza oppressa. L’Italia è seconda solo alla Francia per numero di crimini d’odio nei confronti delle persone transgender in Europa.

Ogni anno ricordiamo le vittime della nostra comunità. Non solo per non passare sotto silenzio questo olocausto, ma per ripulirne il corpo, profumarlo, esporlo attraverso le storie delle vittime, onorarlo e restituirlo al senso del sacro. Mediante il ricordo recuperiamo dalle discariche, dal bordo dei laghi, dai campi, dalle strade, i nostri morti. Prima che l’anno finisca restituiamo loro dignità, costruiamo pire immaginarie, celebriamo.