Il numero 348

17 Maggio 2022

Foto di Roberto Pili

La Sardegna sequestrata dalla Nato (red), Solidarietà alle giornaliste e ai giornalisti di Sardiniapost (red), Far West nei mari sardi. Nuove centrali eoliche offshore all’orizzonte (Stefano Deliperi), Appello sardo per la pace e il disarmo (red), Dalla parte degli studenti arrestati a Torino (red), Morti sul lavoro: la strage continua (Loris campetti), Viva la bomba (Graziano Pintori), Amnesty: Stop alla repressione del dissenso in Russia (red), Trentamila cittadini per difendere il cervo sardo (Stefano Deliperi), Presentazione de L’Archivio di Lea. La sfida del femminismo degli anni Settanta (red), Rassegnazione (Amedeo Spagnuolo), Oggi è il primo maggio, ma non è una festa (Sergio Caserta), Signor prefetto, perché schedate i pacifisti? (red), Quarantaquattro gatti (Loris campetti), 28 aprile 2022. Per i martiri di Palabanda (red), La censura neosabauda e la proposta di “ritoccare il titolo del libro” perché “Tiranni sabaudi” poteva urtare qualche sensibilità (Francesco Casula), Intimidazioni poliziesche a Iglesias: intervengano i parlamentari sardi (Claudia Zuncheddu), Intimidazioni alla presentazione del libro “Disarmare il virus della violenza” di Pasquale Pugliese (Claudia Zuncheddu), Disarmare la guerra (red), Sa Die de sa Sardigna, un approccio decoloniale (Jessica Perra), L’Anpi e l’ipocrisia di chi sostiene la guerra (Graziano Pintori), Fenomenologia dell’isola che non c’è (Alfonso Stiglitz), Il coraggio della coerenza di Marco Ligas (Jacopo Onnis), Per una legge elettorale sarda, democratica e proporzionale (red), Cosa rimane del Festival del giornalismo internazionale di Perugia (Roberto Loddo), Il condizionatore di Draghi (Antonio Muscas).

Buona lettura.

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