Fridays For Future Cagliari lancia lo sciopero globale per il clima

22 Settembre 2022

[red]

Venerdì 23 Settembre 2022, si svolgerà in tutto il mondo, in ogni continente, lo sciopero globale per il clima. Avrà come focus la necessità di rimettere al centro il benessere delle persone per sconfiggere la crisi climatica, superando un modello che pone i profitti come priorità. Fridays for Future Cagliari organizza la tappa sarda dello sciopero mondiale per il clima indetto domani 23 Settembre alle ore 9:30 in piazza Garibaldi a Cagliari.

Primo obiettivo della manifestazione è l’inserimento dell’Agenda Climatica nei punti programmatici dei partiti politici italiani e sardi. In una nota stampa Bianca Pili, referente di Fridays for Future Cagliari dichiara: “Un sistema senza futuro non è un sistema per noi! Con le elezioni alle porte, ora più che mai, la classe politica deve prendere atto delle conseguenze ormai in corso della crisi climatica per affrontarle. Il tema non può più essere ignorato, abbiamo poco tempo per agire. Il governo attuale, così come i governi precedenti, promuove un sistema estrattivista basato sul fossile, incentivato ancora di più con la scusa della crisi, sostenendo gli interessi delle poche aziende energivore a discapito dell3 più pover3. La ricchezza si accentra così sempre più nelle mani di poch3, andando ad aumentare la disequità sociale. Il governo isolano, ancora una volta servo di quello statale, promuove un ruolo della Sardegna che è quello di hub energetico della Penisola, andando a costruire nuovi super impianti che produrranno energia in sovraccarico. Inoltre, diversi progetti prevedono la metanizzazione dell’isola e rischiano di allontanarci empre più dall’obbiettivo di arrivare a 0 emissioni nette”.

In oltre 70 città del nostro paese le persone scioperano da scuola e lavoro, partecipando a manifestazioni e cortei. In Italia la data ha una valenza speciale, dato che essa cade a soli due giorni dalla data delle elezioni politiche. Lo sciopero costituirà anche il culmine del lavoro svolto da Fridays For Future durante la campagna elettorale per portare al centro del dibattito pubblico i temi e le misure necessarie per risolvere la crisi climatica e per garantire supporto alle persone più colpite dagli effetti della crisi energetica. Queste proposte, alcune delle quali sono raccolte nell’“Agenda climatica” (consultabile qui: https://fridaysforfutureitalia.it/lagenda-climatica/ ), sono il fulcro delle rivendicazioni della mobilitazione, senza tralasciare ovviamente la narrativa del #PeopleNotProfit, (persone, non profitto), e cioè per una giustizia climatica globale. Lo scopo della protesta è quello di riportare la crisi climatica e le soluzioni per affrontarla, grandi assenti durante il dibattito elettorale, di nuovo al centro dell’attenzione pubblica, spiega Agnese Casadei, portavoce di Fridays for future Italia:

“Il disastro avvenuto nelle Marche pochi giorni fa ci ricorda quali siano le conseguenze di ignorare la crisi climatica. La possibilità di evitare un aumento catastrofico delle temperature dipende dai prossimi 5 anni, e rischiamo che essi vengano sprecati da un Parlamento che non vede la questione climatica come prioritaria. Non possiamo permetterci che questo accada: la politica deve sapere che ignorare questo problema non è un’opzione se vuole ottenere il consenso da parte dei cittadini. Deve sapere anche che non agire oggi significa essere complici criminali della crisi più grande della storia dell’uomo”.

E non basta votare. Aggiunge Mathias Mancin, portavoce di Fridays for Future Italia: “La partecipazione dei cittadini alla politica non può ridursi a mettere una crocetta un giorno. I cittadini dovrebbero poter dettare i temi di cui la politica si deve occupare, ma molti dei più gravi problemi degli italiani – la povertà energetica, la disoccupazione, la crisi climatica – sono invece rimasti senza risposte serie in questa campagna elettorale, lasciando milioni di persone senza una vera rappresentanza. Vogliamo portare in piazza la nostra voce non rappresentata. Se la politica vuole il nostro voto, deve ascoltare la nostra voce.”

L’attivista Bianca Pili, nella nota di Fridays for Future Cagliari spiega le ragioni della mobilitazione che si svolgerà domani 23 Settembre alle ore 9:30 in piazza Garibaldi a Cagliari: “Un sistema estrattivista, colonialista e capitalista che promuove i profitti prima delle persone, noi lo vogliamo eradicare. Basta profitti e basta green washing! Chiediamo e pretendiamo cambiamenti. Il problema è globale e riguarda tuttɜ. Mentre ci viene detto di studiare e prepararci al mondo del lavoro, il mondo stesso collassa. Ogni anno i danni causati dalla crisi climatica e sociale aumentano sempre più e riempiono le prime pagine, ma di proposte concrete e lungimiranti non se ne parla. Ci restano 6 anni e 311 giorni secondo il Global climate clock per cambiare le cose”.

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