Risposte concrete per la Carbosulcis ed il Polo Industriale
23 Marzo 2023[red]
Pubblichiamo il comunicato della federazione del Partito Comunista Italiano del Sucis Iglesiente che nel chiedere risposte concrete per la Carbosulcis ed il Polo Industriale rivolge un appello all’Assessorato all’Industria al Presidente della Regione Sardegna per far sì che vengano rispettati gli impegni presi dalla Regione per la Carbosulcis. Per Il Pci la soluzione possibile è l’unificazione delle lotte e lo Sciopero Generale del Sulcis Iglesiente.
Ancora una volta assistiamo all’immobilismo della Regione davanti alle emergenze economiche del territorio. In questa occasione, a subire il disinteresse dell’attuale maggioranza in consiglio regionale, sono i lavoratori e le lavoratrici della Carbosulcis, che vedono disatteso il Piano Industriale che aveva ed ha come perno d’azione l’innovazione tecnologica e la ricerca, di cui la Sardegna ha estrema necessità.
Apprendiamo inoltre che, come se non bastasse, sono state ignorate le richieste di un confronto con i lavoratori e le loro rappresentanze. Riteniamo urgente che l’Assessorato all’Industria ed il Presidente della Regione assicurino la continuità degli impegni presi dalla Regione per la Carbosulcis. Riteniamo altrettanto urgente che il territorio venga coinvolto in maniera concreta nelle decisioni sulle modalità di spesa delle risorse del JTF, in modo da dare il legittimo e adeguato indirizzo programmatico per tali risorse.
La situazione della Carbosulcis si aggiunge alle numerose situazioni di crisi, come quella del Polo industriale: dalla Portovesme Srl, il cui futuro si annuncia preoccupante, con concreto rischio di chiusura, di cui nulla sembra importare alla stessa Glencore ed al governo nazionale e regionale, all’Eurallumina, per anni lasciata nel limbo di promesse che di fatto si scontrano con la realtà del blocco pluriennale degli impianti, fino ad arrivare alle incertezze sul futuro della Sider Alloys, che paiono maggiori delle certezze.
Inoltre, la grave crisi del comparto industriale si ripercuote inevitabilmente sui servizi pubblici già in via di demolizione, su tutti quello della Sanità, con non meno ricadute sulla Scuola, i trasporti e tutti gli altri servizi.
A nostra opinione occorre un cambio di passo delle lotte in corso, con una loro inderogabile unificazione ed assemblee pubbliche che coinvolgano la cittadinanza, con l’obiettivo di condurre ad uno Sciopero Generale di tutto il Sulcis Iglesiente per chiedere risposte certe sull’energia ed un piano industriale in grado di dare sbocco al bisogno di lavoro per le migliaia di disoccupati e cassintegrati, nel rispetto dell’ambiente e della salute.
Il Lavoro è un diritto, ma i diritti vanno conquistati!