Terra, vita e libertà per fermare il massacro a Gaza

19 Ottobre 2023

[red]

Venerdì 20 ottobre 2023 dalle ore 18.00 alle ore 20.00 in piazza Garibaldi a Cagliari si svolgerà un presidio per la pace nel Medio Oriente e per fermare il massacro a Gaza organizzato dalle associazioni pacifiste, della cittadinanza attiva, organizzazioni sociali e sindacali di cui pubblichiamo l’appello.

In questi giorni si scuote dal profondo il destino di due popoli e di tutto il Medio Oriente, un’area cruciale per la pace in tutto il mondo. Le immagini atroci della nuova guerra israelo-palestinese irrompono nelle nostre case, sconvolgendo vite e coscienze e provando sino all’estremo limite la nostra fiducia nella capacità della politica e delle sue istituzioni di garantire la pace, la libertà e la sicurezza.

La nostra condanna contro ogni forma di violenza, di odio, di aggressione e di rappresaglia verso la popolazione civile palestinese ed israeliana è assoluta.

A Gaza, messa sotto assedio da Israele, siamo di fronte alla violazione di tutti i diritti umani e alla violazione dei trattati e delle convenzioni internazionali volti a salvaguardare le popolazioni civili dalle guerre e da ogni forma di occupazione. Israele non deve rivolgere la sua potenza militare contro la popolazione civile della Striscia di Gaza o usare inaccettabili e gravissimi metodi di aggressione e rappresaglia come togliere cibo, luce, acqua ad una popolazione ostaggio della violenza scatenata da Hamas e dal governo israeliano, senza vie di fuga ed impossibilitata a proteggere le famiglie, i bambini e gli anziani. I bombardamenti su Gaza devono cessare immediatamente.

Condanniamo altresì l’ignobile e brutale atto di aggressione di Hamas contro la popolazione civile israeliana, contro anziani, bambini, donne, in spregio di ogni elementare senso di umanità e di civiltà, alla quale si è aggiunta la barbara pratica della presa di ostaggi. Ricordiamo, insieme a quella parte di società civile, democratica e progressista israeliana, palestinese, europea e del mondo intero le centinaia di vittime palestinesi dimenticate che ogni anno provoca l’occupazione illegale dei loro territori, in una terra in cui milioni di persone non hanno mai conosciuto la pace ed il diritto all’autodeterminazione.

Ancora una volta, da 75 anni, il conflitto israelo-palestinese si impone tragicamente all’attenzione della comunità internazionale, che si accorge di esso solo in occasione degli eventi più tragici e sanguinosi.

Per questo, chiediamo alle forze politiche democratiche, alle istituzioni nazionali, all’Unione europea  ed alle istituzioni internazionali ogni possibile sforzo perché tacciano le armi, siano evitate nuove vittime civili, sia impedita l’escalation del conflitto e la sua propagazione che mette a rischio la sicurezza di tutti i Paesi.

Da questa tragedia deve ripartire un negoziato ed un processo di pace fondato sul diritto dei due popoli, quello israeliano e quello palestinese, alla terra, alla vita, alla libertà. Occorre che si ponga fine all’insediamento illegale di Israele in Cisgiordania e che si trovi una soluzione per il diritto dei palestinesi ad avere la loro terra.

A partire dalle istituzioni europee, occorre ascoltare la voce e le idee delle donne e degli uomini che, attingendo alla propria saggezza, cultura ed esperienza, hanno riflettuto su come riconoscere il desiderio di pace dei due popoli, rafforzare le radici profonde della comune umanità ed alimentare le ragioni della giustizia e della convivenza. 

Le nostre associazioni pacifiste e della cittadinanza attiva, le nostre organizzazioni sociali e sindacali piangono per tutte le persone cadute e invitano a rifiutare la guerra e la violenza e ad impegnarci per costruire giustizia, rispetto per i diritti di autodeterminazione dei due popoli, riparazione, convivenza, pace giusta e duratura.

Per questa prospettiva, pensiamo sia necessario un rinnovato impegno per la costruzione di un autorevole, ampio, plurale movimento per la pace ed il disarmo che, anche in Sardegna, affronti la sfida della costruzione di un futuro di pace, di giustizia, libertà e sicurezza.

CGIL Sardegna Camera del lavoro CGIL di Cagliari; ACLI; ANPI; ARCI; ASARP; Associazione Sardegna 2050; ASTAFOS; CIDI; Cittadinanza attiva Sardegna; Federconsumatori; Forum del Terzo settore; Il manifesto sardo; Orizzonte sinistra; Scuola di cultura politica “F. Cocco”; SUNIA; UAPS; UISP Sardegna; UNICALARIS; UDU.

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