Cagliari con Ilaria Salis
16 Marzo 2024[red]
Il Comitato “Da Cagliari per Ilaria Salis” si fa promotore, insieme alle Associazioni, Gruppi, Movimenti che hanno sottoscritto il documento che pubblichiamo, – di un presidio di solidarietà che si terrà mercoledì 20 marzo alle ore 18.00 in Piazza Garibaldi a Cagliari.
Siamo un gruppo di cittadine e cittadini di Cagliari e della Sardegna, che ha costituito il comitato “Da Cagliari per Ilaria Salis“. Ci ha unito l’aver condiviso con Roberto, il padre di Ilaria, gli anni del Liceo nella stessa classe, e, nel presente, la comune convinzione che anche in questa città e in Sardegna sia necessario far sentire la voce della solidarietà e del sostegno alla lotta di Ilaria e della sua famiglia per il rispetto dei suoi diritti.
Come è noto Ilaria Salis continua ad essere reclusa nel carcere di massima sicurezza di Budapest, ormai da oltre un anno: un anno di prigionia in un Paese in cui, secondo le principali organizzazioni umanitarie, non sono garantiti i diritti dei detenuti e la democrazia è giorno dopo giorno limitata dalle leggi liberticide di Orban.
Siamo preoccupati per Ilaria, siamo preoccupati per la sua sicurezza e per gli esiti di un processo inquinato dall’ideologia antidemocratica delle istituzioni ungheresi. In questo contesto il 28 Marzo è prevista a Budapest la prossima udienza del processo.
Proprio in vista di questo appuntamento vogliamo far sentire la voce del sostegno e della solidarietà; ma continuiamo a pensare che in Ungheria le garanzie del rispetto dei diritti elementari di Ilaria non sussistano e per questo motivo chiediamo che possa tornare ad affrontare il processo in Italia, in conformità con la decisione-quadro del Consiglio d’Europa del 2009.
Le catene ai polsi e alle caviglie di Ilaria, le condizioni in cui è reclusa, il trattamento giuridico e repressivo a doppio standard, sbarre per gli antifascisti, libertà di azione per i nostalgici del nazismo, dimostrano che Ilaria Salis è ostaggio di uno Stato che viola i principi democratici ed i diritti umani.
Riteniamo che il governo Italiano abbia sottovalutato quanto sta avvenendo ai danni della nostra connazionale. Consideriamo insufficienti le risposte dei Ministri italiani Tajani e Nordio perché danno l’impressione che il valore dei diritti umani non corrisponda a quello della Costituzione. Ilaria Salis non può essere discriminata in quanto antifascista e la sua libertà non può essere sacrificata sull’altare di giochi politici tra governi “amici”. Ilaria Salis libera subito.
Chiediamo al Governo italiano e alle Istituzioni Europee di attivarsi con la massima urgenza.