[Gisella Trincas]

Martedì 10 settembre alle ore 10.00 a Cagliari si svolgerà l’inaugurazione della mostra di Gian Butturini col Patrocinio del Consiglio Regionale della Sardegna nel Palazzo del Consiglio Regionale in Via Roma 25.

L’Associazione Sarda per l’Attuazione della Riforma Psichiatrica (A.S.A.R.P. ODV) ha iniziato la sua lotta contro l’istituzione manicomiale nel 1986 quando la maggioranza degli Ospedali Psichiatrici e tutti gli Ospedali Psichiatrici Giudiziari erano ancora funzionanti, nonostante la Legge di Riforma Psichiatrica n.180 del 1978.

È una associazione a cui aderiscono prevalentemente familiari e persone che vivono la condizione della sofferenza mentale. È inoltre socia fondatrice dell’Unione Nazionale delle Associazioni per la salute mentale. Non abbiamo conosciuto personalmente Franco Basaglia ma abbiamo camminato insieme a Franca Ongaro Basaglia, sua moglie, e alle tante donne e uomini che quella pratica rivoluzionaria collettiva, per la deistituzionalizzazione, avviarono in Italia a partire dal 1961.

Oggi continuiamo a portare avanti la nostra instancabile azione politica, sociale e culturale per il pieno riconoscimento dei diritti costituzionali delle persone che attraversano l’esperienza della sofferenza mentale. Quel cammino per i diritti umani che non si è mai interrotto, pur nelle difficoltà e ostacoli incontrati.

Siamo grati, in primo luogo, a Franco Basaglia e Franca Ongaro Basaglia, se in Italia, grazie a quel loro agire pratico – che metteva al primo posto la persona umana sofferente, i suoi bisogni reali e non la malattia – è stato possibile superare definitivamente l’orrore dei novantotto luoghi dell’internamento manicomiale e i sei Ospedali Psichiatrici Giudiziari. Dimostrando, con la loro opera che si può curare senza internare, deportare e privare le persone dei diritti e della dignità umana.

Ma si è anche compreso che la salute mentale è questione che riguarda tutti indistintamente, che da un disturbo mentale si può guarire, che le persone possono vivere la normalità della vita come chiunque altro, nella comunità di appartenenza e nelle relazioni sociali e affettive, se messe nelle condizioni di accedere ai diritti e alle opportunità, se non respinte ed emarginate.

Non è quindi per noi tollerabile che esistano luoghi nel nostro paese in cui, ancora oggi, si privano le persone della libertà e della dignità umana, si pratica la contenzione fisica meccanica e farmacologica, si violano i diritti costituzionali (il diritto alla salute in primo luogo), si violano le norme nazionali, le Raccomandazioni dell’ONU e dell’OMS sui diritti delle persone con disabilità e fragilità sociali.

La Mostra fotografica “100 Basaglia /Tu interni… io libero”, che l’Associazione Gian Butturini in collaborazione con l’ASARP presenta a Cagliari, nel Palazzo del Consiglio Regionale, con il Patrocinio del Consiglio Regionale, vuole essere un omaggio a Franco Basaglia nel centenario della sua nascita. Franco Basaglia e Gian Butturini si incontrarono a Venezia nel 1974 e nacque immediatamente una grande amicizia. Basaglia chiese a Gian Butturini di andare a Trieste a documentare il processo di trasformazione che stava avvenendo. Si trovava a dirigere il grande Ospedale Psichiatrico di Trieste dal 1971 (dopo la straordinaria esperienza di Gorizia) e pensava che fosse importante documentare e testimoniare quanto accadeva nella vita delle persone liberate dall’internamento manicomiale e nella Città di Trieste. In questo centenario questo libro fotografico e questa mostra ci danno la possibilità di far conoscere il pensiero e l’azione pratica di Franco Basaglia, ed è occasione di dibattito sull’intero territorio nazionale su un tema che non costituisce, per il Governo nazionale, una priorità nonostante sia questione centrale che riguarda la piena tutela della salute mentale dell’intera comunità.

A tutti noi spetta quindi il compito di vigilare, denunciare, sollecitare azioni politiche concrete nella direzione già indicata. A Franco Basaglia, conosciuto, apprezzato, studiato in tutto il mondo ma non nelle Università italiane, andrebbe il riconoscimento del nostro Paese per la sua grande opera umana, intellettuale, professionale.

Gisella Trincas è la presidente dell’Asarp

Gian Butturini (1935 – 2006) fotoreporter internazionale e poliedrico artista della comunicazione si afferma da giovane a Brescia come designer e architetto d’interni. Nel 1969 pubblica London by Gian Butturini. E’ del 2017 il reprint (Damiani editore) con prefazione di Martin Parr.

Ha realizzato quaranta libri fotografici, tra i quali Cuba 26 luglio, Dall’Irlanda dopo Londonderry, Tu Interni Io Libero con Franco Basaglia, C’era una volta il Muro; DONNE lo sguardo, le storie con introduzione di Carla Cerati e tre volumi dedicati alla storia cilena, uno dei quali Cile Brigada Ramona Parra (1973) con Mario De Micheli è stato ripubblicato nel 2023 per il 50° anniversario del golpe militare. La cover del photo book nordirlandese è stata selezionata tra le 100 foto che sconvolsero il mondo a cura di Denis Curti (24 Ore Cultura). Nell’autobiografico DAIQUIRI (Edizioni Mimesis) ha narrato in prima persona le cronache dei reportage.

Sue foto sono state esposte in Strange and Familiar al Barbican Centre di Londra, alla Manchester Art Gallery e alla Somerset House in occasione di PHOTO LONDON 2018. In qualità di regista ha prodotto documentari di impegno sociale tra i quali Crimini di Pace, con musiche di Luigi Nono, Omac , con musiche di Ivan Della Mea, Bologna, 10.25 strage. Ha scritto e diretto il film Il Mondo degli Ultimi con Lino Capolicchio, premiato in festival internazionali, ora digitalizzato e restaurato dalla Cineteca Nazionale di Roma, presentato al 40° Torino Film Festival. Il lascito culturale dell’autore è attualmente promosso dall’Associazione Gian Butturini