Cosa pensa il PCI del Sulcis Iglesiente

27 Novembre 2024
Polo dell’industria pesante di Portovesme

[red]

Sabato 23 novembre, a Gonnesa, si è tenuta l’assemblea periodica iscritti/e e simpatizzanti del PCI Sulcis Iglesiente. É stata l’occasione per fare il punto organizzativo e politico del partito nel territorio che, pur in anni storicamente difficili per la partecipazione, prosegue nell’obiettivo di radicare il partito comunista in Sardegna ed in Italia, guardando alla continuità politica e culturale della storica prospettiva comunista italiana rappresentata dal P.C.I.

Di tale complesso e attento percorso abbiamo tracciato un sintetico bilancio relativo agli anni che ci separano dall’ultimo congresso, quello del dicembre 2021, e che ci conducono al prossimo congresso del 2025.

In questo periodo abbiamo dato il nostro contributo al dibattito politico, economico e culturale del territorio, costruendo diverse iniziative sui temi del Lavoro, della scuola, della sanità, contro la speculazione energetica e la guerra, che preoccupa e deve preoccupare.

Sul tema della guerra abbiamo promosso un dibattito particolarmente partecipato in occasione della festa del Partito svoltasi nella pineta comunale di Musei il 28 aprile 2024: occorre che tutte le forze democratiche e progressiste si mobilitino per contrastare il clima di guerra e promuovere la Pace.

Gli interventi si sono concentrati soprattutto sui problemi economici e del lavoro del territorio, come quelli del Polo di Portovesme, il quale, senza un piano industriale nazionale ed un intervento controllato dallo Stato, rischia di chiudere definitivamente i battenti.

Il Sulcis Iglesiente non vede ancora prospettive solide di cambiamento nè per l’industria, che porta con sé anche il tema fondamentale della tutela ambientale e delle bonifiche, né per altri settori che possono essere vitali per il territorio, come il turismo e l’economia agro pastorale: abbiamo bisogno di promuovere una sensibilizzazione dei cittadini al consumo dei prodotti agricoli locali ed incentivare l’artigianato, i quali possono trarre beneficio anche da uno sviluppo turistico ben coordinato e pianificato. Importante anche implementare politiche forestali per la tutela e la valorizzazione del sistema boschivo del territorio, che può anch’esso sostenere l’economia locale.

Su questi e altri temi rimarchiamo l’assenza di un organismo istituzionale intermedio, come lo era la provincia, che consente un intervento di pianificazione in più direzioni. Un’assenza che deve essere compensata dai comuni, i quali possono confrontarsi e sviluppare interventi e strategie condivise per lo sviluppo ed il lavoro.

Nel dibattito abbiamo accennato anche all’azione di governo della nuova maggioranza in regione, dalla quale ci attendiamo una reale discontinuità con la devastante gestione precedente, a partire dal blocco della speculazione energetica, ma anche un intervento efficace per risollevare una sanità che versa in condizioni catastrofiche. Seguiamo quindi con interesse ed attenzione gli interventi finora portati avanti dalla maggioranza Todde e quelli che verranno portati avanti in futuro.

Riteniamo un fatto molto positivo e da mettere in risalto la richiesta del cessate il fuoco in Palestina ed il riconoscimento dello Stato palestinese da parte della Regione Sardegna.

Infine, sottolineiamo l’importanza di aderire e sostenere lo sciopero generale del 29 novembre indetto da CGIL, Uil e sindacati di base, e favorire la massima partecipazione alla manifestazione regionale di Cagliari.

Scrivi un commento


Ciascun commento potrà avere una lunghezza massima di 1500 battute.
Non sono ammessi commenti consecutivi.


caratteri disponibili

----------------------------------------------------------------------------------------
ALTRI ARTICOLI