Questione morale. Sardegna chiama Sardegna promuove una petizione: «Fondi pubblici in Sardegna: basta favoritismi! Ora bandi trasparenti e oggettivi!»

27 Novembre 2024

[red]

Ogni anno, milioni di euro di risorse pubbliche vengono distribuiti discrezionalmente dal Consiglio Regionale della Regione Autonoma della Sardegna senza bandi ad evidenza pubblica e criteri di valutazione trasparenti.

Soltanto nel 2024, i consiglieri regionali di centro-sinistra e centro-destra hanno prima destinato a enti, associazioni e comuni “amici” più di 17 milioni di euro con l’allegato G dell’assestamento di bilancio 2024-2026 (L.R. 8 agosto 2024, n. 13, pag. 429), poi, a inizio novembre, quasi 22 milioni e 500 mila euro con l’allegato 4 della nuova variazione di bilancio (L.R. 21 novembre 2024, n. 18, pag. 99). Dichiarano le attiviste e gli attivisti di Sardegna chiama Sardegna

«Su quali basi sono stati assegnati questi fondi? Chi ha deciso e con quale trasparenza? Le risorse della Regione dovrebbero essere assegnate finanziando adeguatamente le leggi di settore e i relativi bandi pubblici, con criteri di valutazione chiari e comprensibili. Le risorse devono andare a chi presenta progetti realmente impattanti, non a chi conosce o è riconosciuto da consiglieri di maggioranza o di opposizione. Esistono associazioni e comuni che non ricevono nulla, pur portando avanti progetti fondamentali per il territorio. Questa ingiustizia deve finire».

Proseguono: «Promuoviamo una petizione pubblica su Change.org per richiedere al Consiglio Regionale lo stop alla distribuzione discrezionale dei fondi pubblici; l’istituzione di un “Fondo per il futuro” che finanzi nuove linee di intervento innovativi e bandi pubblici ai quali tutte le associazioni e i comuni possano partecipare, senza favoritismi; la definizione di criteri oggettivi di valutazione che premino la sostenibilità e l’impatto dei progetti; fondi strutturali per associazioni e comuni, con regole chiare e uguali per tutti attraverso il finanziamento delle leggi di settore con i bandi e i criteri già previsti.

Non ci limitiamo ai principi, ma mostriamo anche un’alternativa di utilizzo degli stessi 39.512.912 euro, con una proposta per il nuovo “Fondo per il futuro”: 7.500.000 euro per co-finanziare, fino a un massimo di 300 mila euro, 25 progetti comunali di recupero di edifici abbandonati o sottoutilizzati da destinare a spazi sociali, culturali o per imprese sociali e giovanili; 9.520.500 euro per finanziare 317 progetti imprenditoriali, cooperativi e sociali presentati da gruppi informali di minimo 2 persone tra i 18 e i 35 anni, che rispondano agli obiettivi della Strategia Regionale per lo Sviluppo, con contributi a fondo perduto fino a 30.000 euro; 20.000.000 euro per finanziare 400 progetti di associazioni che promuovono attività sociali, culturali, sportive, con contributi fino a 50.000 euro; 2.500.000 euro per 100 posti di lavoro a tempo indeterminato da assumere come animatori territoriali nelle Città Metropolitane, Unioni dei Comuni e Comunità Montane, che supportino comuni e associazioni nella progettazione e coordinamento di iniziative sostenibili sul fronte sociale, culturale e sportivo, nel coordinamento di progetti di recupero degli spazi e nel sostegno dei giovani nella progettazione di iniziative imprenditoriali e sociali».

Concludono gli attivisti: «Chiediamo alla Giunta Todde e a tutto il Consiglio Regionale di scommettere su queste linee di azione, archiviando una politica di mantenimento dello status quo a favore di una politica generativa di opportunità, capace di innescare i cambiamenti duraturi di cui l’Isola ha bisogno. Basta con i favoritismi e le assegnazioni arbitrarie.» 

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