Minima 5.

1 Aprile 2008

Costantino Cossu

“Il pettegolezzo è l’unica forma di giornalismo. E di letteratura. Arbasino è stato un grande scrittore di gossip. ‘Fratelli d’Italia’ è un libro di pettegolezzi. Come ‘La ricerca del tempo perduto’”. La frase è tratta dall’intervista a Roberto D’Agostino, il creatore di Dagospia, pubblicata da La Stampa il 19 marzo scorso a firma di Claudio Sabelli Fioretti. Che D’Agostino abbia colto nel segno su che cos’è oggi “l’unica forma di giornalismo” lo dimostra il fatto che all’intervista di Sabelli Fioretti il quotidiano torinese ha dedicato due intere pagine, intitolandola significativamente “Sono gay dalla cintola in giù”. Giornalismo come intrattenimento, informazione uniformata alle regole dello show business. Questo il modello dominante, con pochissime eccezioni.

Temiamo inoltre che il guru D’Agostino, che per inciso dice a Sabelli Fioretti che lui voterà Veltroni, abbia ragione anche su che cos’è, oggi, la letteratura. E particolarmente centrato ci sembra il giudizio su Arbasino, che la dice lunga su che cosa abbiano rappresentato davvero la neoavanguardia e la sua falsa rivoluzione nella storia recente delle nostre patrie lettere. Un po’ meno siamo d’accordo con il giudizio su Proust, che francamente ci sembra solo un’idiozia. Ma non approfondiamo, perché altrimenti diventiamo seri e D’Agostino ci sgrida.

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