A Cagliari arrivano le prime richieste di condanna per tagli non autorizzati di alberi
2 Novembre 2022[Stefano Deliperi]
Certo, come dubitare? Era tutto regolare, come con supponenza costoro affermavano.
Invece, per il taglio di quei Pini d’Aleppo sul Viale Buoncammino effettuato nel settembre 2020 in assenza di autorizzazioni paesaggistiche e storico-culturali (queste ultime poi arrivate), nonostante la presenza dei rispettivi vincoli (decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.), ora sono destinatari di decreto penale di condanna quattro funzionari pubblici e di società private di gestione del verde pubblico.
Il procedimento penale finirà davanti al G.I.P. del Tribunale di Cagliari, stante l’opposizione dei destinatari
Il Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG) ne aveva subito chiesto conto in tutte le sedi.
I Carabinieri del Nucleo di tutela del patrimonio culturale avevano svolto puntuali accertamenti e indagini.
Si tratta di uno dei primi casi a livello isolano di tagli di alberi cittadini in assenza di autorizzazioni ambientali e culturali finiti alla sbarra.
Ora vedremo gli sviluppi di una vicenda che ha e avrà molto da insegnare per una corretta gestione degli alberi e del verde pubblico in particolare.
Ora il verde pubblico cagliaritano viene gestito con criteri diversi? Chissà.
Recentemente il GrIG ha inoltrato (17 ottobre 2022) una specifica istanza di accesso civico, informazioni ambientali e adozione degli opportuni provvedimenti in relazione al progetto “PON METRO – Città Metropolitane 2014-2020 – Asse 6 – Ripresa verde, digitale e resiliente (REACT EU FESR) – Azione 6.1.4. Operazione CA6.1.4.b.2 – Realizzazione di nuove aree verdi, di recupero e potenziamento di aree verdi degradate e del patrimonio arboricolo e arbustivo cittadino – Intervento principale”, recentemente approvato con deliberazione Giunta municipale Cagliari n. 193 del 3 ottobre 2022.
Il progetto complessivo risulta interamente finanziato da fondi comunitari (3,5 milioni di euro) con il programma PON METRO Città metropolitane 2014-2020 (qui i progetti cagliaritani) e tuttora completamente inattuato.
Coinvolti il Ministero della Cultura, il Ministero della Transizione Ecologica, la Soprintendenza per Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, informati la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cagliari, la Procura regionale della Corte dei conti per la Sardegna e i Carabinieri del Nucleo di tutela del patrimonio culturale.
In particolare, nel progetto emergono alcuni interventi comportanti abbattimenti di alberi ad alto fusto:
* Viale Calamosca, 131 alberi, di cui 53 esemplari di Pino d’Aleppo e Pino domestico classificati in classe di propensione al cedimento D (gravità estrema) e C (gravità moderata), che richiedono interventi di messa in sicurezza, alleggerimento e potatura;
* Viale Diaz (lati della strada e spartitraffico centrale), 118 alberi e 21 cespugli. Dei 118 alberi presenti 7 esemplari di Pino d’Aleppo sono stati classificati in classe di propensione al cedimento D (gravità estrema), destinati al taglio e conseguente sostituzione. Tre alberi risultano essere già abbattuti. I restanti 111 alberi saranno interessati da interventi di alleggerimento e potatura;
* Via Borgo S. Elia, tratto compreso tra viale San Bartolomeo e via Schiavazzi, 89 alberi, con 72 esemplari di Pino d’Aleppo classificati in classe di propensione al cedimento C (gravità moderata) e richiedono interventi di messa in sicurezza;
* Viale Buoncammino, lato destro, su 31 alberi viventi nelle aiuole 8 sono classificati “gravità estrema”, 3 sono già stati tagliati, mentre gli altri richiedono interventi di messa in sicurezza (cavatura e trasporto presso il vivaio comunale con contestuale sostituzione per 6 Jacaranda mimosifolia e sola potatura di alleggerimento per 2 esemplari della stessa specie. In questo caso l’autorizzazione ex art. 21 del decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i. è già stata rilasciata al Comune di Cagliari dalla Soprintendenza A.B.A.P. di Cagliari con nota prot. n. 10393 del 26 marzo 2021, con il taglio di alcuni esemplari di Pino d’Aleppo già effettuato in data 7 settembre 2020, per cui sembra siano stati emessi specifici decreti penali di condanna nei confronti di vari funzionari pubblici e di società di gestione del verde.
Il Viale Buoncammino, il Viale Calamosca, il Viale Diaz, la Via Borgo S. Elia appaiono, inoltre tutelati con vincolo storico-culturale (artt. 10 e ss. del decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.), mentre il Viale Buoncammino e il Viale Calamosca sono tutelati anche con vincolo paesaggistico (artt. 136 e ss. del decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.), quindi qualsiasi intervento dev’essere preceduto dalle specifiche vincolanti autorizzazioni, in carenza sono previste sanzioni penali e amministrative e possono essere integrati estremi di danno al patrimonio pubblico.
Non si può tralasciare, inoltre, il fatto che le verifiche appropriate sullo stato di salute e la stabilità degli alberi non possono limitarsi alla metodologia V.T.A. (Visual Tree Assessment), ma ad essa deve seguire una successiva analisi più approfondita, per esempio mediante la tomografia ultrasonica tri-dimensionale, che consenta di verificare nel concreto eventuali lesioni e statica.
L’auspicio è per un’adeguata gestione del patrimonio arboreo e il più scrupoloso rispetto della legalità, necessario per la tutela dei nostri beni ambientali e culturali.
Stefano Deliperi è il portavoce del Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG)