A un anno dall’attacco fascista la Cgil ritorna in piazza per l’uguaglianza e la libertà
8 Ottobre 2022[Roberto Loddo]
È passato un anno dall’assalto squadrista alla sede della Cgil da parte dei picchiatori fascisti e delle frange più violente del movimento contro i vaccini. E un anno fa, a difesa della Cgil, centinaia di migliaia di persone sono scese in piazza con l’adesione di tutti i movimenti e i partiti della sinistra con la sola eccezione dei partiti della destra, quella destra dell’intolleranza che si appresta a governare e che non ha mai maturato una coscienza antifascista.
Oggi la Cgil guidata da Maurizio Landini ritorna in piazza con una piattaforma di rivendicazioni per dare voce ai conflitti sociali che attraversano la nostra società. In queste ore a Roma si sta svolgendo il corteo per la manifestazione nazionale della Cgil “Italia, Europa ascoltate il lavoro”. Un corteo che ha messo in evidenza gli striscioni “Basta stragi sul lavoro” e una grande bandiera per la pace.
Il più grande sindacato europeo chiede: “l’aumento degli stipendi e delle pensioni; l’introduzione del salario minimo e una legge sulla rappresentanza; il superamento della precarietà; una vera riforma del fisco con una misura “progressiva e redistributiva” che incida anche sugli extraprofitti contro con la flat tax; garantire e migliorare una misura universale di lotta alla povertà come il reddito di cittadinanza; la sicurezza nei luoghi di lavoro; un tetto alle bollette e un piano per l’autonomia energetica fondato sulle fonti rinnovabili”. Sull’autonomia energetica aggiungo che è necessario vigilare per evitare l’assalto dei predoni – imprenditori delle pale eoliche verso i mari della Sardegna, come manifesto sardo, grazie all’azione di Stefano Deliperi, portavoce del gruppo di intervento giuridico siamo in prima linea contro ogni tentativo di speculazione energetica in Sardegna.
Al termine della manifestazione è prevista l’apertura straordinaria della sede nazionale della Cgil, con questo atto politico il sindacato attraverso una serie di visite guidate ricorderà gli attacchi subiti da chi ancora oggi continua a diffondere la cultura dell’odio rimanendo impunito. La platea della manifestazione non sarà composta solo dal mondo del sindacalismo europeo. La presenza di Maria Grazia Giannichedda, presidente della Fondazione Basaglia; Giulio Marcon, portavoce Sbilanciamoci insieme a Fridays for Future e l’Anpi è l’inizio di un percorso di connessione dei conflitti sociali esistenti: Dai diritti delle persone che vivono le esperienze di sofferenza, ai diritti delle persone private della libertà personale dentro e fuori le istituzioni totali, ai diritti della galassia delle persone precarie, private del reddito e non organizzate fino ad arrivare ai movimenti che lottano per la giustizia climatica.
Un anno dopo l’aggressione fascista alla sede nazionale, la piazza della Cgil continua a chiedere uguaglianza, giustizia e libertà. È una piazza coraggiosa che spaventa tutti coloro che vogliono difendere l’esistente, il neoliberismo e il patriarcato, basta leggere le dichiarazioni nelle ultime ore della leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni che attacca la Cgil, la sinistra e le ragioni della manifestazione. Il corteo che terminerà in piazza del popolo mette paura soprattutto ai fascisti. Perché i fascisti hanno paura di tante cose. Hanno paura di chi difende i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori, hanno paura di tutte le persone che ripudiano l’odio e le discriminazioni e che vogliono il cambiamento della società.