Amnesty presenta il Rapporto 2023-2024 sulla situazione dei diritti umani nel mondo
15 Settembre 2024[red]
Il 17 settembre 2024 alle ore 18.00. Amnesty International – Circoscrizione Sardegna presenta il Rapporto 2023-2024 di Amnesty International sulla situazione dei diritti umani nel mondo, presso il MUACC – Museo universitario delle arti e delle culture contemporanee dell’Università degli Studi di Cagliari.
Amnesty International Sardegna prosegue la collaborazione con l’Università di Cagliari che ospiterà nelle sale del Museo universitario la presentazione del Rapporto di Amnesty International 2023 -2024 (pubblicato in Italia da Infinito Edizioni), che presenta la situazione dei diritti umani in 155 stati. L’incontro verrà presentato da Paola Cuccureddu, responsabile della Circoscrizione Sardegna di Amnesty International e sarà ospite Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia, in dialogo con Roberto Loddo, de Il manifesto sardo.
Il Rapporto 2023-2024 di Amnesty International è frutto di un grande lavoro di ricerca dell’organizzazione che opera a tutela dei diritti umani in tutto il mondo, e offre un panorama della situazione globale, dalla quale emerge una visibile regressione rispetto alla promessa di tutela dei diritti umani universali del 1948, e mette in evidenza che le pratiche autoritarie sono in aumento da nord a sud, da est a ovest. Sono state intaccate le libertà di espressione, associazione e riunione, limitate in molteplici casi per reprimere il dissenso. Il risultato è rappresentato da arresti e detenzioni arbitrarie di manifestanti, difensori dei diritti umani e oppositori politici.
L’aumento dei conflitti armati nel mondo ha contribuito ad attacchi e uccisioni illegali, e al coinvolgimento sempre maggiore di civili, il rapporto rileva che le violazioni del diritto umanitario internazionale non vengono fermate in tempi ragionevoli, causando distruzioni di massa, morti e sofferenze, come si è visto a Gaza, in Myanmar e in Ucraina.
In molte parti del mondo soggetti politici stanno aumentando i loro attacchi contro le donne, le persone Lgbtqia+ e le comunità marginalizzate, da sempre capri espiatori per ottenere consenso politico o successo elettorale.Il mancato riconoscimento dei diritti delle donne e dell’uguaglianza di genere si sono intensificati nel 2023, con minacce a molte delle conquiste ottenute negli ultimi 20 anni.
In Afghanistan nel 2023, i talebani hanno approvato decine di decreti ufficiali volti a cancellare le donne dalla vita pubblica. Allo stesso modo, in Iran, le autorità hanno continuato a reprimere brutalmente le proteste di “Donna, Vita, Libertà” e hanno rilasciato dichiarazioni ufficiali cariche d’odio.
Il Rapporto di Amnesty International analizza l’uso in espansione delle tecnologie esistenti per rafforzare politiche discriminatorie, politiche repressive, per diffondere disinformazione, aizzare una comunità contro l’altra e attaccare le minoranze. Inoltre, il 2023 è stato, come lo ha definito la Banca mondiale, “l’anno della disuguaglianza” e crisi economiche e i cambiamenti climatici colpiscono in modo sproporzionato alcune comunità più emarginate.
Di fronte a tutto questo, c’è una mobilitazione popolare senza precedenti per chiedere protezione dei diritti umani e rispetto per la nostra comune umanità. I passi indietro fatti sul fronte dei diritti umani nel 2023 non sono avvenuti nel silenzio, al contrario. Le persone di tutto il mondo si sono opposte a questa regressione, dimostrando una solidarietà globale senza precedenti.
Come Circoscrizione Sardegna intendiamo proprio porre l’accento su questo dualismo tra repressione globale e solidarietà globale, e creare insieme un momento di approfondimento e di riflessione condivisa sulla situazione globale. L’ingresso è libero e gratuito.