ANPI e Comitato per il NO: I reading per la Costituzione
1 Novembre 2016Red
Oggi, Lunedi 14 novembre, alle 17.30, proseguono le Letture della Costituzione, organizzate dall’ANPI di Cagliari, in collaborazione del il Comitato per il NO della Sardegna, presso l’Hostel Marina, Scalette S. Sepolcro. Ci riuniamo nella sala grande perché questa volta l’incontro ha una rilevanza particolare: discutiamo di “Autonomie locali e Autonomia della Regione sarda“. Cerchiamo insieme di capire come e perché le autonomie regionali vengono duramente colpite dalla deforma Renzi-Boschi-Verdini e perché viene compressa fortemente l’Autonomia della Sardegna, benché il nostro Statuto speciale non venga apparentemente toccato. Ci aiutano in questa lettura tre esperti della materia: Tonino Dessì, dirigente del Consiglio regionale, Silvia Nicolai e Andrea Pubusa, docenti dell’Università di Cagliari. La Tavola rotonda sarà presentata e coordinata da Roberto Mirasola.
Perchè queste Letture? Perché quando si modificano 47 articoli della Seconda Parte, non si può dire certo che il resto della Costituzione rimane uguale. Così, per esempio, eliminare l’elezione diretta del Senato significa incidere sulla sovranità popolare e sul carattere democratico della Prima Parte, quella dei diritti e delle tutele dei cittadini. Col combinato disposto dell’Italicum, che prevede la nomina dei capilista e un esorbitante premio di maggioranza, si consegna il Paese a qualsiasi forza prenda al ballottaggio un voto in più dell’altra, pur senza raggiungere neanche il 20% dei voti stessi. Ed anche questo è un vulnus della rappresentanza e della sovranità popolare.
L’ANPI è impegnata nella campagna referendaria insieme al Comitato per il NO, alla CGIL e all’ARCI, e queste Letture nascono dall’esigenza dei giovani dell’Associazione, di un dibattito sui temi aperto a tutti. Momento di aggregazione e di formazione, da affiancare a tutte le iniziative (banchetti nelle strade e nelle piazze e distribuzione di materiale, musica e letture all’aperto, come veri presidi di democrazia e di partecipazione), contro l’attacco alla sovranità popolare contenuto nella legge di modifica costituzionale Renzi-Boschi. Questo carattere hanno avuto i sei incontri che, per la vivacità e l’immediatezza della discussione, hanno confermato l’esigenza di confronto e di approfondimento.