Appello per l’assoluzione del Collettivo ‘Furia Rossa’ di Oristano
16 Febbraio 2020[red]
Si avvia alla conclusione presso il tribunale di Oristano il processo intentato contro tre giovani attivisti del Collettivo Furia Rossa, per un articolo di critica dell’operato della Questura in occasione di uno sfratto, avvenuto nel 2015 nelle campagne di Arborea.
La vicenda, maturata a causa della situazione debitoria di una azienda familiare nel rapporto con una banca, aveva comportato l’abbandono forzato della fattoria e dell’abitazione da parte della famiglia Spanu, da un lato con l’intervento attivo della forza pubblica e dall’altro con il dispiegamento di una resistenza passiva da parte della rete di solidarietà maturata in quei giorni.
La gravità del fatto (catena debitoria, perdita dei beni primari) era apparsa emblematica della precipitazione sociale nella quale stavano cadendo molte famiglie contadine; e tuttavia questa gravità, che costituisce il centro del problema, è stata successivamente adombrata dalla ribalta che si è determinata con la denuncia di diffamazione, elevata per iniziativa della Questura medesima a carico di alcuni dei contestatori di prima linea, appunto il Collettivo Furia Rossa. In ragione di un epiteto, che si assume come volgare ma di uso assolutamente comune e nei contesti più svariati, i giovani Davide Pinna, Mario Figus e Marco Contu sono stati chiamati a processo con una richiesta di risarcimento di oltre duecentomila euro da parte dei denuncianti e di otto mesi di reclusione da parte del pubblico ministero.
Se emblematica e cinica era apparsa la vicenda Spanu, questa sua conseguenza apparentemente secondaria ne replica in automatico la pesantezza e la gravità; la questione si configura ora in modo compiuto e assolutamente semplice:
come sia possibile che vecchi contadini che non hanno commesso reati siano rovinati per sempre nell’indifferenza generale, e come sia possibile che giovani studenti, incensurati fin nei registri di scuola, che non sono rimasti indifferenti a quella vicenda, debbano rischiare di subire la stessa sorte.
Non è per questo genere di avvitamenti che i cittadini necessitano degli istituti di polizia: noi che di questi studenti siamo stati maestri, noi cittadini, abbiamo conformato il nostro insegnamento al principio che proprio l’indifferenza è il maggior pericolo sociale, in quanto complice perpetuo delle ingiustizie conclamate e delle storture che possono generarsi nei periodi di crisi, ed è il massimo agente diseducativo, in quanto è il più pervasivo e impunito dei mali della società; le impertinenze verbali, in questa difficile composizione delle ragioni, non si castigano per via giudiziaria.
Vorremmo sollecitare i denuncianti a ritirare la loro iniziativa giudiziaria, in rispetto di questo principio superiore che primariamente deve ispirare anche la loro funzione; manifestiamo a Davide, Mario e Marco la nostra solidarietà, e chiediamo la loro piena assoluzione.
Chiunque voglia sottoscrivere questa dichiarazione può farlo direttamente a commento del post su Facebook qui oppure inviando una mail a [email protected].
- Gian Luigi Deiana, insegnante, Ardauli
- Antonio Muscas, libero professionista, Villacidro
- Donatella Urru, albergatrice, Rimini
- Alessandro Vinci, agente di commercio, San Nicolò d’Arcidano
- Maddalena Calvisi, insegnante, Oristano
- Luciana Miglior, ex insegnante
- Maurizio Congiu
- Matteo Murgia, futuro emigrato, Giba
- Salvatore Dessupoiu, pensionato
- Paolo Pisu, Sindaco Emerito di Laconi, già Presidente della Commissione diritti civili del Consiglio Regionale della Sardegna
- Alessia Etzi, dipendente P.A.
- Simona Putzolu, insegnante, Ardauli
- Maria Luana Farina Martinelli, pensionata, Sassari
- Linalba Ibba, pensionata, Oristano
- Anna Ortu, pensionata, Sorso
- Simona Puddu, insegnante
- Gregorio Antonio Salis, dipendente ASSL Sassari
- Guido Ruggero Podda, disoccupato, Sassari
- Anna Maria Sanna, pensionata, Riola Sardo
- Fabrizio Ortu, dipendente PA
- Bibiana Salis, Ardauli
- Antonella Busia, Simaxis
- Savina Dolores Massa, scrittrice
- Caterina Tani
- Maria Luisa Loche, insegnante
- Tore Meli, impiegato, Oristano
- Maria Giuseppa Sechi, pensionata, Oristano
- Patrizia Ibba, insegnante, Oristano
- Antonio Ippolito, pensionato, Oristano
- Luciano Corona, ex insegnante
- Manuela Lucchesu, insegnante
- Massimo Aresu, insegnante, Cagliari
- Donatella Spanu, insegnante
- Fausta Manca, edicolante
- Maurizio Cara, dipendente P.A.
- Andrea Romagnoli, operaio
- Andrea Porcu, insegnante
- Mara Sabatini, maestra a Quartu
- Maria Carmina Corona, dipendente ASL Oristano
- Gabriella Torri
- Cristina Flore, insegnante
- Giovanna Casagrande, Nuoro
- Maria Spissu, pensionata
- Giorgio Pinna, ex preside in pensione
- Gabriele Lugli
- Lina Raspitzu
- Carla Cossu, insegnante
- Franca Milia, insegnante
- Danilo Lampis
- Anna Paola Sau
- Gabriele Pinna
- Chiara Porcu
- Alessandro Cauli
- Salvatore Drago
- Camilla Cardia
- Bonaria Mandis, pensionata, Oristano
- Pier Francesco Murgia
- Giovanna Baltolu, artigiana, Sassari
- Bruno Visentin, veterinario, Arborea
- Antonio Pinna
- Maria Adelaide Puddu
- Salvatore Angius
- Francesco Cau
- Viviana Macis
- Antonello Pabis, Selargius
- Ninni Tedesco
- Maria Lorella Mascia, impiegata, Oristano
- Elisa Rombi, insegnante, Tempio Pausania
- Alessandra Giarrusso, insegnante, Oristano
- Maria Vittoria Migaleddu
- Gigi Ghiani
- Caterina Ruju
- Paola Puggioni, Maracalagonis
- Ettore Dettori, ricercatore, Oristano
- Tonino Loi
- Luisi Caria
- Cristiano Sabino
- Maria Giuseppina Pinna, Ossi
- Alessio Frau
- Ignazio Ibba
- Marco Dessì, insegnante
- Domenica Pili, operaia
- Jacopo Murgia
- Claudia Meloni
- Omar Onnis, scrittore, Nuoro/Trento
- Fabiana Ardu
- Nicola Culeddu
- Edoardo Mantega
- Gabriele Loddo
- Chiara Maria Murgia
- Simona Lobina
- Andrea Corona, Oristano
- Antonella Bangoni
- Mauro Cabras
- Michele Atzori, lavoratore del terziario, Parigi
- Alessandro Ariu
- Cristina Cimino
- Marzia Genovese
- Claudia Puligheddu
- Antonietta Deiana, impiegata
- Valerio Cuscusa
- Davide Corriga
- Fabio Aresu
- Fiammetta Cani, studentessa, Cagliari
- Claudio Collu, perenne aspirante scrittore
- Sara Corona
- Ignazio Zucca
- Pietro Porcedda, Narbolia
- Mariangela Massenti, Oristano
- Barbara Mascia, Cagliari
- Umberto Resta
- Davide Contu, impiegato
- Enzo Meloni
- Roberta Atzori
- Beatrice Trogu
- Corrado Casula
- Riccardo Lai, Uras
- Giovanna Pinna
- Enrico Bianco
- Stefano Figus, già amministratore nel Comune di Santa Giusta e nel Consiglio provinciale di Oristano
- Francesca Camedda
- Edoardo Vaccargiu, Terralba
- Giulia Caddeo
- Juanne Frantziscu Cau
- Stefano Orrù
- Maria Antonietta Nulchis
- Marta Meletti
- Ivana Langiu
- Alessia Ferrari
- Michela Pinna
- Francesca Pili
- Luigi Piga
- Michele Steccato
- Maria Elena Mura
- Bustianu Cumpostu
- Teresa Mancosu
- Marco Meletti
- Gianluca Arno
- Fabio Petretto
- Marta Meloni, Sassari
- Salvatore Orunesu
- Lina Chelo
- Michela Pinna
- Carlo Cellesi, insegnante, Cagliari
- Roberto Lai
- Grazia Umana
- Rosa Miglior
- Gianna Sanna
- Alice Basile
- Enrico Pittalis
- Ludovica Casu
- Iosella Grussu
- Riccardo Perria
- Silvia Fais
- Marcello Brenna
- Carmela Loddo
- Diego Cocco
- Valentina Chessa
- Niccolò Piras
- Lucia Mereu
- Ilaria Marongiu
- Cinzia Atzeni
- Carmen Torturu
- Nicola Aramu, impiegato, Terralba
- Enrico Lobina
- Massimo Cauli
- Danilo Fagone
- Veronica Comida
- Valentina Ferrari
- Andrìa Pili
- Paola Floreddu
- Michele Salis
- Roberto Loddo – il manifesto sardo