Asce: “Istruzione e cultura devono essere garantite a tutte le persone”

23 Settembre 2018
[Antonello Pabis]

L’Associazione sarda contro l’emarginazione esprime sconcerto e indignazione per la vergognosa messinscena di ieri, a Cagliari sotto il Consiglio Regionale, dei sedicenti “giovani sardisti” che si oppongono all’accesso all’istruzione di 30 giovani rifugiati.

L’iniziativa è assolutamente discriminatoria per ragioni etniche e contrasta con la civiltà giuridica e con le convenzioni internazionali in materia di diritti umani. Il senatore Solinas che ha appoggiato l’indegna gazzarra, avrebbe potuto capire che, scimmiottando i leghisti con lo slogan “prima i sardi”, vengono discriminati anche gli italiani.

Evidentemente, non gli basta l’aver portato il Psd’az in braccio a quella Lega che fino al giorno prima insultava i sardi, e ora si prepara cinicamente alle prossime elezioni speculando anche sull’onore, la civiltà e l’umanità dell’isola. Tutti i giovani che abitano nella nostra isola devono potersi istruire indipendentemente dalla loro nazionalità, etnia e religione e ogni investimento sulla cultura e sull’istruzione, riteniamo faccia bene alla civiltà e allo sviluppo della comunità.

È irrilevante il fatto che la Regione Sardegna con questa misura che garantisce l’accesso all’istruzione anche alle persone richiedenti asilo non spenda un euro ma ciò dimostra l’ignoranza (che si aggiunge all’inciviltà) dell’organizzazione che hanno ideato e promosso la pagliacciata. Avrebbero certamente potuto trovare qualcosa di più degno e utile per far parlare di loro.

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