Come i Savoia depredarono la Sardegna
domenica 16 Aprile 2017Pino Aprile
Perché vi parlo di “Carlo Felice e i tiranni sabaudi”, del professor Francesco Casùla (edizioni Grafica del Parteolla)? (altro…)
Perché vi parlo di “Carlo Felice e i tiranni sabaudi”, del professor Francesco Casùla (edizioni Grafica del Parteolla)? (altro…)
Un secolo di rivoluzioni. Percorsi gramsciani nel mondo è il titolo del convegno internazionale organizzato dal Comune e dall’Università di Cagliari, in collaborazione con le associazioni gramsciane sarde e con l’adesione dell’Ateneo di Sassari, in occasione dell’80esimo anniversario della morte di Antonio Gramsci. (altro…)
A parte la considerazione a latere che se fossi un agnello considererei molto più dignitoso finire al forno che fra le braccia di Berlusconi, da un paio di giorni mi interrogo sul significato di questa demente campagna di adozione di agnelli, cui ha aderito anche la Boldrini. (altro…)
“Fermate i Signori della guerra. La violenza distrugge il mondo e a guadagnarci sono solo loro”. Questo messaggio di Papa Francesco deve essere raccolto, non può scivolarci addosso lasciandoci indifferenti. (altro…)
Cinquantanove delle 65 vittime di Bolzaneto si sono rifiutate di arrivare ad un accordo transattivo con lo Stato, vogliono arrivare ad una nuova sentenza che condanni per l’ennesima volta lo Stato italiano ad adeguarsi alle convenzioni internazionali e ad inserire nella nostra legislazione il reato di tortura.
Donald come John, Trump come Wayne. Ma mentre il secondo usava pistole e fucili, il primo ha a disposizione terribili armi distruttive. E il cow boy Donald usa cruise e tomahawk come se li avesse disponibili nelle fondine della sua cintura. (altro…)
Niente bombas e cannones (Marco Ligas), Sulla proposta di legge regionale urbanistica sarda (Stefano Deliperi), La questione del Centro – Sardegna (Amedeo Spagnuolo), Popoli e populisti, i 27 e Francesco (Ottavio Olita), Unità d’Italia e colonialismo interno (Francesco Casula), Ricordare le vittime delle mafie (Graziano Pintori), Velo e discriminazione (Gianfranca Fois), L’importanza del Mezzogiorno nel rilancio dell’economia nazionale (Gianfranco Sabattini), Scuola e guerra. Lettera aperta al senatore Emilio Floris (Cristiano Sabino), Un coordinamento sardo per vincere (Claudia Zuncheddu), Sulla manifestazione del 25 Marzo contro il termodinamico (Antonio Muscas), Nel mondo grande e terribile (Aldo Lotta), Qualcuno ce l’ha con me (Paola De Gioannis), Cara Susanna (Gianni Loy), La vicenda di Ilham Mounssif. Chi non nasce in Italia non ha gli stessi diritti (Nadir Congiu).
Buona lettura,
Alcuni senatori di Forza Italia, Alicata Gasparri e Floris, hanno criticato, attraverso un’interrogazione parlamentare, i ministri della difesa Pinotti e dell’istruzione Fedeli, perché in un liceo di Olbia si è svolto un dibattito sul tema “Sardigna terra de bombas e cannones”. Lo scopo del dibattito, questa l’interpretazione dei senatori, era evidente: censurare la presenza delle basi e dei poligoni militari che si trovano nell’isola. Perciò hanno chiesto ai due ministri se ritengano ammissibile che all’interno delle scuole del nostro Paese vengano propagandate iniziative ritenute contrarie alle politiche militari dello Stato italiano. (altro…)
Dopo anni di meditazioni, la Giunta regionale Pigliaru ha proposto la tanto attesa legge urbanistica sarda. (altro…)
Il declino economico – sociale del territorio barbaricino non è un fenomeno recente, se ne parla in maniera diffusa da oltre quindici anni (altro…)
Se i governanti d’Europa – tutti i governanti, dell’Unione e dei singoli Stati che la compongono – avessero la volontà politica, o l’umiltà, di capire, proprio dal 25 marzo, giorno della loro esaltata celebrazione del 60’ anniversario del trattato di Roma, dovrebbero trarre una lezione significativa grazie ad un memorabile raffronto simbolico. (altro…)
Nei giorni scorsi la Corte di giustizia europea, cui era stato chiesto di esprimersi sul caso di due donne musulmane licenziate perché indossavano il velo sul posto di lavoro, ha stabilito che il divieto, se deriva da una norma interna dell’azienda privata che vieta di indossare in modo visibile qualsiasi segno politico, filosofico o religioso durante il lavoro, non costituisce discriminazione. (altro…)
In un articolo comparso nella Rivista economica del Mezzogiorno (3-4/2015), recante il titolo Quale ‘visione’ per la ripresa di una strategia nazionale di sviluppo? Adriano Guannola sottolineava l’urgenza e la necessità del “varo di un ‘Piano di primo intervento’ organico ad una strategia tesa a riportare il Mezzogiorno nel circuito dello sviluppo”. (altro…)