Buoni motivi per dire no: Perché ridurre il numero dei parlamentari è contro la democrazia
26 Luglio 2020[red]
Per discutere delle ragioni del no nel Referendum costituzionale sul taglio del parlamento, Il manifesto sardo organizza la video assemblea “Buoni motivi per dire no: Perché ridurre il numero dei parlamentari è contro la democrazia” che si svolgerà lunedì 27 luglio alle ore 18.00 in diretta dal sito, dalla pagina Facebook e YouTube del manifesto sardo. La video assemblea è organizzata in collaborazione con Aladin Pensiero, il Comitato d’iniziativa costituzionale e statutaria, i Comitati sardi per la democrazia costituzionale e l’associazione Per la sinistra, per un’altra Europa.
Coordina Roberto Loddo del manifesto sardo e partecipano Andrea Pubusa e Antonio Dessì del Comitato d’iniziativa costituzionale e statutaria; Lucia Chessa e Marco Ligas dei Comitati sardi per la democrazia costituzionale; Giulia Biazzo, coordinatrice nazionale dell’Unione degli Studenti; Vittoria Gheno, coordinatrice del comitato A bassano non si taglia, studentessa di giurisprudenza e attivista di “Insieme in rete” e del comitato per il no al taglio del Parlamento; Danilo Lampis, amministratore comunale di Ortueri e Luigi Pandolfi dell’associazione Per la sinistra, per un’altra Europa.
Per la rete delle organizzazioni che promuovono l’assemblea del 27 luglio le ragioni del taglio dei parlamentari sono povere e inadeguate: “Si parla di un risparmio al limite del ridicolo di fronte agli 80 miliardi già decisi di spese extra e di altre che arriveranno per affrontare la crisi sanitaria e le sue conseguenze occupazionali ed economiche. La democrazia ha dei costi per fare funzionare la rappresentanza parlamentare dei cittadini e delle cittadine. Tagliarla compromette la potenzialità di avere una rappresentanza parlamentare adeguata”.
Per i promotori del no infatti: “Tagliando il Parlamento di oltre un terzo i cittadini saranno meno e peggio rappresentati di oggi, perché da molti anni le leggi elettorali non hanno cercato la rappresentanza migliore ma quella più fedele e manovrabile. Il taglio del parlamento colpisce duramente l’architrave della democrazia: il parlamento, cioè la rappresentanza dei cittadini, che può e deve essere migliore di quella attuale. Elettrici ed elettori hanno interesse ad avere una rappresentanza efficace attraverso la quale esprimere i diversi punti di vista”.
Il manifesto sardo, insieme ai comitati sardi per la democrazia costituzionale e il comitato d’iniziativa costituzionale e statutaria sosterrà le ragioni del no nel referendum, perché in caso di vittoria dei sì: “La rappresentanza politica della Sardegna, già compromessa da una legge elettorale regionale antidemocratica e nata per escludere le minoranze non alleate con le due coalizioni più votate, rischia di scomparire dai luoghi della decisione. La Sardegna sarà infatti una delle regioni piccole e medie più danneggiate dalla compressione della rappresentatività politica del Parlamento”.
Per il Comitato per il no al taglio del Parlamento: “Populismo ed opportunismi vari rendono più difficile la vittoria del No, tuttavia l’arroganza del Si è intaccata per l’entrata in campo di soggetti nuovi, di personalità che non hanno timore di dichiarare le loro posizioni. Non sarà facile ma la vittoria del No è possibile. Dobbiamo impegnarci tutti per realizzarla, per questo il Comitato per il No al taglio del parlamento fa appello a tutte le persone che non si rassegnano a subire questa imposizione per costruire insieme una reazione politica che faccia vincere il No nel voto”.
La diretta si potrà seguire da questo link su YouTube: