Buoni motivi per partecipare a Al Ard Doc Film Festival

16 Marzo 2018
[red]

Prosegue fino al 24 marzo 2018, nel teatro Comunale Piccolo Auditorium in Piazza Dettori a Cagliari, la XV edizione  del Festival del Cinema Arabo Palestinese Al Ard Doc Film Festival, organizzato dall’Associazione Amicizia Sardegna Palestina.

Tra i principali festival europei di cinema arabo e palestinese, a settant’anni dalla Nakba (l’espulsione dei palestinesi nel 1948) Al Ard presenta una ricchissima edizione che, al termine delle proiezioni cagliaritane, prevede una due giorni a Macomer (26 e 27 marzo alle 19, Centro di Servizi Culturali U.N.L.A.).

36 i film proiettati, dei quali 32 in concorso, scelti e selezionati dalla commissione esaminatrice tra moltissime proposte arrivate da tutto il mondo arabo e non solo. Sempre il 17 marzo, alle ore 17,30  presso l’Ex Art  in Piazza Dettori, sarà inaugurata la mostra fotografica Palestina, città che resistono  di  Ahmad Mahseri. Come di consueto alle proiezioni si aggiungeranno workshop e incontri didattici.

Dopo una anteprima a San Sperate con la proiezione di uno dei film vincitori della XII edizione, il festival si apre con la proiezione, fuori concorso, del pluripremiato 3000 notti, primo film di finzione della documentarista palestinese Mai Masri, che racconta, attraverso le vicende di una giovane palestinese, la violenza e le ambiguità del regime di detenzione amministrativa in Israele.

Lo sguardo femminile sul conflitto è ormai presente in una parte consistente del cinema documentario palestinese e sulla Palestina, ed emergerà durante il festival grazie alla presenza di numerose registe che discuteranno i propri film.

In Road to Sufsaf della regista Nour Maatuk, un ingegnere palestinese ricostruisce la mappa del suo villaggio d’origine, distrutto dagli israeliani nel 1948. In A Long Hot Summer in Palestine la regista palestinese Norma Marcos racconta attraverso la voce dei palestinesi come le guerre e l’occupazione hanno cambiato la loro vita quotidiana. La regista Ahlam Muhtaseb nel suo 1948: Creation & Catastrophe, diretto con Andy Trimlett, riannoda i fili della memoria di israeliani e palestinesi sui fatti che portarono alla cacciata di una nazione e alla costruzione di uno stato. La regista libanese Samia Badih nel suo Rasheed, cerca di ricostruire l’uccisione di suo zio, morto durante un bombardamento israeliano a Sidone, nel 1982. Le vicende della Freedom Flotilla, una flotta di imbarcazioni che cercarono di rompere l’assedio a Gaza, sono raccontate in presa diretta da Rifat Audeh, nel suo film The Truth: Lost at Sea, che verrà presentato e discusso dal regista anche a Macomer il 26 marzo.

Le vicende degli sconvolgimenti del mondo arabo post-coloniale sono al centro di altri film in concorso. Nadim Fetaih, presenta Repeating History, un mediometraggio che racconta il rapporto tra padre e figlio, egiziani tra due rivoluzioni. Couscous: Seeds of Dignity di Habib Ayeb offre uno spaccato originale delle forme di dipendenza alimentare della Tunisia post-coloniale. Dreams fragments della regista algerina Bahïa Bencheikh-El- Fegoun racconta i sogni infranti dei giovani del suo paese.

Martedì, mercoledì e giovedì pomeriggio alle 15 si terranno tre incontri seminariali a cura dell’Associazione sui temi della situazione d’assedio di Gaza, del Watergrabbing e della prospettiva degli studi di Ilan Pappe sulla nakba.

Due gli spettacoli teatrali previsti a Cagliari: la sera di giovedì 22, La tragedia di Guevara, su testo di Muin Bsiso, verrà portato in scena da Monica Zuncheddu; sabato 24, prima della premiazione dei film in concorso, andrà in scena La terra degli aranci tristi, su testo di Ghassan Kanafani, con Omar Suleiman.

Nelle giornate di mercoledì 21 e giovedì 22, il festival torna in contemporanea a San Sperate con ben quattro proiezioni: Road to Sufsaf e Home, durante la prima giornata; The Truth: lost at Sea e The killer tears, nella seconda.

Le mattine dei venerdì 23 e sabato 24 sono dedicate anche quest’anno all’incontro con il mondo della scuola con le iniziative Palestina: occupazione, apartheid e resistenza, dedicata alla formazione degli insegnati e Palestina in cattedra durante la quale gli studenti delle scuole superiori potranno dialogare direttamente con alcuni registi.

Questa XV edizione del Festival Al Ard si chiude il 27 marzo a Macomer, con il film della musicista e musicologa Abeer Nehme, Memorie dell’Universo – Sardegna, uno sguardo arabo sulla musica sarda.

Il programma completo è disponibile al link: http://www.alardfilmfestival.com/news/programme-of-the-festivalprogramma-del-festival Le sinossi dei film in concorso sono disponibili al link: http://www.alardfilmfestival.com/xv-edition-films.html

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