Campagna “Sblocca Italia Game Over” e i tradimenti del nuovo governo
1 Agosto 2018[Claudia Zuncheddu]
E’ di questi giorni la decisione scioccante del ministro all’Ambiente Costa, con cui il cosiddetto “Governo del Cambiamento” Lega-M5S, conferma la validità del Decreto attuativo 10 agosto 2016 dello “Sblocca Italia” di Renzi, che promuove tra le varie cose, l’incremento degli inceneritori.
Il “Governo del cambiamento” conferma e potenzia così le politiche dei vecchi governi. Lo Sblocca Italia, contro cui il M5S ha organizzato la sua ultima campagna elettorale, oggi viene riesumato con i riti della vecchia burocrazia.
Tutto ciò a pochi mesi dall’ordinanza del TAR Lazio, sul nostro ricorso contro il decreto Sbocca Italia, con la quale il Tribunale ha rimesso il giudizio di merito alla Corte di Giustizia Europea, nonché in coincidenza del lancio della nostra Campagna #SBLOCCAITALIAGAMEOVER per sostenere finanziariamente l’azione legale del ricorso contro questo decreto in sede europea.
L’oncologia mondiale definisce l’incenerimento dei rifiuti una pratica criminale. Studi condotti in Europa e negli USA rilevano l’incremento dei tumori e di altre patologie non meno gravi, in prossimità di inceneritori.
Ma l’interesse per la salute umana non coincide con quelli delle lobby che speculano sui rifiuti. Il Testo Unico delle Leggi sanitarie del 94 classifica gli inceneritori tra i più insalubri degli impianti industriali. Su questi impianti ad oggi, non esiste nessuna tecnologia avanzata che “tenga”.
Così come non esistono rifiuti non tossici se destinati all’incenerimento. Sono migliaia
le sostanze inquinanti che questa pratica produce e di cui solo il 10-20% sono conosciute.
L’insidioso particolato inalabile, dai PM10 ai PM 0,1 micron, i metalli pesanti classificati “cancerogeni certi”, il Mercurio ed il Piombo, responsabili della riduzione del quoziente intellettivo nei bambini o di Diossine altri “cancerogeni certi” che attraversano la catena alimentare, sono solo esempi di ciò che immettono nell’aria gli inceneritori da Macchiareddu a Tossilo, da Cagliari e dintorni a Macomer.
Tralasciando i dati rilevati dall’osservazione epidemiologica sull’incidenza dei tumori e non solo, con l’alto tasso di mortalità tra le popolazioni che vivono in prossimità degli inceneritori, c’è da chiedersi sul tema della salute collettiva quale sia il ruolo di una classe politica all’altezza dei suoi compiti e quali siano le logiche che stanno dietro l’ampliamento e l’integrazione di nuovi impianti, in tempi in cui dovrebbero essere dismessi.
Gli interessi delle lobby degli inceneritori dominano sulla salute, prevaricano le lotte popolari e continuano ad essere fonte di interessi e priorità per chi governa a tutti i livelli istituzionali.
Lo “Sblocca Italia” nasce per contrastare le pratiche virtuose delle cittadinanze impegnate nella buona raccolta differenziata dei “rifiuti” proprio per ridurre discariche ed inceneritori, e per restituire ai luoghi e a chi li abita salute e decoro. Una prassi che lede gli interessi della speculazione ancor più perché preannuncia una nuova cultura che mira a ridurre la produzione dei rifiuti, a promuovere il riciclo e a riconvertire i cosiddetti “rifiuti” in risorse da destinare a nuove attività compatibili con l’ecosistema e la salute.
La Sardegna, benché virtuosa sulla raccolta differenziata, è una ghiotta attrazione per le lobby degli inceneritori ed è su questi interessi che la Politica arriva a creare su misura il nuovo Piano Regionale per la gestione dei rifiuti. Un Piano da non sottoporre a procedure VAS.
Le lotte ventennali di Non Bruciamoci il Futuro, sostenute nel tempo da Zero Waste Sardegna, da Legge Rifiuti Zero, da movimenti ambientalisti ed indipendentisti, hanno visto comparire negli ultimi tempi esponenti del M5S che facevano presagire, al di là dei “digiuni in materia” e della campagna elettorale in corso, un spiraglio di speranza divenuto poi un inganno.
Il buongiorno si vede dal mattino. Già all’Assemblea di Roma del 16 giugno per la campagna “SBLOCCA ITALIA GAMEOVER” e la successiva Campagna europea promossa dal Coord. Naz. Movimento Legge Rifiuti Zero per l’economia circolare, che ha visto la partecipazione di studiosi e giuristi come Paolo Maddalena (ex giudice ed ex vice presidente della Corte costituzionale), Isde Medici per l’Ambiente, numerose personalità e rappresentanze territoriali, hanno disertato l’importante incontro la sindaca Raggi ed il Ministro all’Ambiente con un messaggio palese “State sereni siamo con voi”.
Oggi purtroppo dobbiamo prendere atto che ancora una volta vince il “Governo della conservazione del potere neoliberiste e con esso gli interessi di chi specula sulla salute dei territori e delle persone.
Di fronte alle menzogne e alle promesse elettorali, subito disattese, i cittadini di buona volontà ancora una volta sono chiamati ad aderire alla Campagna “SBLOCCA ITALIA GAMEOVER” per poter percorrere le vie giudiziarie, ora alla Corte di Giustizia europea, per porre fine al business degli inceneritori e per smascherare vecchi e nuovi imbonitori della politica.
Appello ai cittadini e ai comitati, a sostegno delle spese legali ed organizzative x la Campagna nazionale #SBLOCCAITALIAGAMEOVER, in vista dell’udienza presso la Corte di Giustizia Europea. Sul sito www.leggerifiutizero.org sono presenti tutte le informazioni e la finestra per fare una donazione sulla piattaforma nazionale Produzioni dal Basso.