Caro magnifico

1 Giugno 2008

Entula Arrubia

Magnifico, mi perdoni se mi permetto di disturbarla con questa missiva, tuttavia come studente in primis e cittadino in secundis mi sentivo in dovere di metterla al corrente dell’attuale e sconcertante situazione che si sta’ creando all’interno dell’Ateneo. Come Lei ben saprà, in quanto presente agli eventi, con delibera del C.d.A del 27 dicembre 2007 e’ stato approvato il nuovo regolamento tasse che ha permesso all’Università di Cagliari di ricevere un maggiore introito quantificato in 4.180.000 Euro.
Magnifico Rettore restera’ anche lei sbigottito nell’apprendere che a fronte dell’aumento delle tasse universitarie, gravante in maniera consistente sui bilanci delle famiglie che vorrebbero solo assicurare a noi figli un’istruzione adeguata all’evolversi dei tempi e del mercato, nessuna modifica rilevante e’ stata introdotta relativamente ai servizi e alle strutture. Mi duole informarla che in gran parte delle facoltà i servizi, nella migliore delle ipotesi, sono rimasti gli stessi, nella peggiore sono addirittura diminuiti. Le faccio l’esempio dei servizi bibliotecari che hanno visto una riduzione dei fondi e correlativamente degli orari di apertura, tutto a svantaggio di noi studenti e docenti o a qualsiasi titolo fruitori delle prestazioni.
Magnifico Rettore non e’ mia intenzione annoiarla con la storia della mia vita, uguale o simile a quella di tanti miei coetanei: studenti e lavoratori, talvolta entrambi allo stesso tempo; Le basti sapere che in tanti, come me, iniziano ad avere paura di non potersi piu’ permettere un’istruzione universitaria adeguata, sia per i costi sia per la preparazione.
Sono sicuro, Magnifico Rettore, che Lei non resterà insensibile alla mia denuncia, anzi, si adopererà per abbassare le tasse e, attraverso una gestione più equa, partecipata e trasparente del bilancio, sarà comunque in grado di migliorare servizi e strutture dell’ateneo.

…Perche’ non tutti gli studenti sono disposti ad abbandonare in silenzio gli studi e perché anche l’operaio vuole il figlio dottore!

Sta tornando in primo piano, negli ultimi giorni, la questione legata al regolamento tasse approvato nel dicembre del 2007 dal CdA d’ateneo. In corrispondenza della rata di maggio da versare è riaffiorato il malcontento studentesco, derivante da una tassazione a prima vista inoffensiva, ma che in realtà si rivela gravosa per la gran parte degli studenti e delle famiglie alle loro spalle.

Ci riferiamo ad esempio alla tassa di iscrizione, che va da un minimo di 40 euro ad un massimo di 80 a seconda della facoltà, mentre i fuoricorso (spesso in questa situazione anche per le mancanze delle stesse strutture universitarie) si vedono applicare un aumento del 10% e del 30% (rispettivamente se al secondo o terzo anno fuoricorso); forti anche le sovrattasse per ritardi di iscrizione e per cambio di corso e di facoltà (circa 46 euro in quest’ultimo caso).

Le difficoltà di noi studenti e delle nostre famiglie non sono nostre fantasie, ma realtà di tutti i giorni: diversi studenti sono stati addirittura costretti a lasciare gli studi a causa di questi aumenti, altri stanno considerando l’ipotesi di farlo a loro volta.

In una nota dell’ottobre 2007 il rettore Ristretta aveva rassicurato: “Le maggiori entrate sono anche indispensabili per consentire investimenti strutturali e infrastrutturali […] ed, inoltre, per migliorare la qualità dei servizi agli studenti”.
Inutile dire che il Magnifico ha preso una grossa cantonata, considerato che i servizi non accennano affatto ad aumentare né in quantità né in qualità e sono anzi sempre più latitanti, a causa anche di frequenti tagli al personale (a fronte di chi in carica da anni non paga i suoi errori).

Tutto questo è ancora più incredibile e paradossale in una Sardegna attanagliata da prezzi alti e stipendi ridotti all’osso.
Tutto questo è ancora più incredibile e paradossale quando vediamo che sono gli ultimi e non i primi a pagare gli errori, che sono studenti e lavoratori le vittime delle decisioni di amministratori incapaci o carrieristi senza scrupoli.

Per info e adesioni: [email protected] Coll.Stalingrado Fac. Giurisprudenza: [email protected], Coll.Entula Arrubia Fac. Sc Pol.: [email protected]

1 Commento a “Caro magnifico”

  1. Cesare Giombetti scrive:

    Aderisco in quanto lavoratore/studente universitario ed ex-studente dell’Università di Cagliari/lavoratore.

    Segnalo questo mio intervento, se foste interessati, sul problema del censo dei laureati: http://www.multiversitas.it/?p=32#more-32

    saludi a tottus

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