A fine ottobre il 25, si è svolto un convegno con dibattito, nell’ospedale Businco, definito nei Piani Sanitari un Hub, ovvero un centro di eccellenza per la cura dei malati di cancro.
La sanità in Sardegna è un quadro emblematico dove le difficoltà strutturali dell’assistenza al malato, la penuria di personale medico e paramedico e la insufficiente copertura del territorio di una rete ospedaliera diventa un esempio della spaccatura tra il Sud e il resto d’Italia.
“Il ruolo del Registro Tumori. Uno strumento necessario per la salute della collettività”: è questo il tema al centro del convegno che si terrà venerdì 25 ottobre, dalle ore 16:00, nella Sala Convegni dell’Ospedale Oncologico Businco, in Via Jenner a Cagliari.
Se mettessimo in fila i sei rapporti della fondazione Gimbe (Gruppo Italiano per la Medicina Basata sulle Evidenze, associazione fondata nel 1996) sullo stato della Sanità Nazionale la prima sincera reazione sarebbe quella di protestare contro un accanimento terapeutico, non dettato da tentativi forzosi e reiterati di animare il sistema pubblico ma dal progressivo abbandono, dai tagli di bilancio, uno strisciante svuotamento di quello che negli anni 80, all’indomani della legge 833/78,era un fiore all’occhiello apprezzato in Europa.
A distanza di 15 anni dalla legge sulle cure palliative, – già riconosciute e inserite nel Sistema Sanitario Nazionale Italiano nel 1999, con la legge n. 39/99 e strutturate con la legge n. 38 del 2010, la percentuale di persone che dichiarano di avere un’idea vaga di cosa siano le cure palliative è del 25%, mentre il 44% delle persone interpellate dichiara di non aver mai sentito parlare di hospice.
Venerdì 30 agosto alla Fondazione di Sardegna a Cagliari, in Via San Salvatore da Horta n°2 alle ore 17:00 si svolgerà un confronto organizzato dall’associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica sulla questione del fine vita dal titolo Liberi subito: chi ha rispetto, non aspetti tempo insieme alla proiezione del docufilm “Confine, la scelta di Laura Santi”.
In tempi di forti pressioni popolari per la difesa dei territori aggrediti dalla speculazione energetica da fonti rinnovabili e provati dal crollo della sanità pubblica, in Aula torna inaspettatamente il tema della Fibromialgia. Una pallina di ping pong sui tavoli dei consiglieri distratti e annoiati.
La lettera aperta che il Comitato Sa Luxi pro registro tumori ha inviato all’Assessore regionale della sanità. La missiva è stata sottoscritta anche da Amici della Vita San Giuseppe, Asgop, Aiea Sardegna, A.S.P.A.O. ODV e Medicina Democratica.
L’ospedale Marino, fronte mare, non più per i malati, ma per gli amministrativi. Il cambio d’uso del Marino, da sanitario ad altro, aleggia da una decina di anni nel mondo politico regionale.
I dati ufficiali, la cronaca quotidiana e la nostra esperienza diretta testimoniano quanto sia grave e drammatica la crisi del Servizio Sanitario, ormai da tempo regionalizzato.
Avete presente la domanda: “voi, vorreste vivere in un’isola felice, paradisiaca, deserta?” Ecco, noi viviamo in un’isola che non è proprio deserta ma sicuramente scarsamente popolata. Un’isola che potrebbe essere paradisiaca ma che si sta progressivamente svuotando di tutto.
Il 4 ottobre 2023, alle ore 16 e 30 a Cagliari nella Comunità Terapeutica Franca Ongaro Basaglia in Piazza San Giacomo 7 si svolgerà l‘assemblea pubblica “Riprendiamoci i Diritti“.