Ciao Marc
16 Giugno 2017Gianfranco Biosa
Ieri mattina è morto a Lione Marc Porcu, stroncato da un cancro. Pubblichiamo il testo di Gianfranco Biosa in risposta al libro “L’urlo dell’alba” ricevuto con una dedica di Marc.
Après Lui
Ciao Marc,
Ho ricevuto e letto in parte il tuo libro, ti ringrazio
tantissimo per le emozioni che mi risvegli nel leggerti.
Innanzitutto ti ho paragonato alla musica che ascolto
Qualcosa prima del Bebop. tu sei oltre sei il mistico Coltrane.
Devo Leggerti e rileggerti essendo la tua poesia come la musica colta
Non per tutti, io mi ostino in ciò che mi incuriosisce.
Mi ha colpito il viaggio del tuo avo verso nuovi orizzonti.
Mi ha riportato alla mia infanzia alle mie scelte alla mia
Decisione di abbandonare la città mollare tutto per crearmi
Una vita in campagna nel paese che fu del tuo amico e io
Mi sono ritrovato a Casa. Ero sopranominato il pastore
Modello, arrivavo dove gli altri scappavano. Ho scoperto
La poesia, ho letto i nostri grandi poeti isolani ho viaggiato con
Loro nelle isole della fortuna, mi sono innamorato delle loro
Donne. Cantavo le poesie accompagnato dalla melodia di tante miste
Campane. Ero finalmente me stesso, ero solo, ma avevo la poesia.
E come adesso mi ostinavo a capire una lingua capita ma non
Parlata, essendo figlio di sangue misto, Madre di paese, padre di città.
Tra di loro comunicavano in dialetto, ma noi figli dovevamo parlare
“Moderno” Vivevo allora con una persona molto sensibile alla poesia
Passavamo dei pomeriggi interi dietro al gregge sfidandoci nelle gare poetiche, lui cantava un
Amore platonico, io rubavo i versi ai nostri grandi poeti. Giocavo a mischiare
Le strofe, la conoscenza erano gli accordi, la voce lo strumento che sale e scende
Nel pentagramma. Ho capito questo quando anni dopo ho suonato realmente
La tromba passione che ancora oggi coltivo. Dopo è arrivato il fulmine a ciel sereno
Estate 79, colui che mi fu Cugino, Amico e fratello, colui che ogni estate aspettavo
Dalla moderna Torino si ammala. Tragica diagnosi viaggio senza ritorno. Ecco che
Tutto crolla, tutto svanisce, ogni cosa non ha più senso. Scappo dal paese triste
Rientro nella gabbia cittadina, rimuovo ciò che di bello ho vissuto, la mia poesia
Diventa tragedia, non canto più non voglio più improvvisare, è troppo il dolore
Per anni ho dimenticato, malgrado ogni notte e per tanto tempo a seguire nel
Silenzio della notte le tante miste campane mi risuonavano in testa.
Adesso leggo il tuo libro ti accompagno con la musica
Di Louis “ Suite africaine” Musicista a noi sconosciuto,
ma che io ho scoperto, non chiedermi come. E ti ringrazio
per avermi fatto scrivere tutto questo. Per le emozioni che mi
hai fatto e mi fai rivivere.
Gfranco Biosa – Nuoro 07/06/ 17
Questa è la dedica che Marc ha scritto nel libro:
“per Gianfranco con affetto e gioia di trovare sull’isola un lettore come lui, nipote del mio caro traduttore”.
Lione 3 Maggio 2017
p.s. mentre scrivo ascolto un bellissimo brano di Sclavis: ” Après Lui” tratto dal disco “La moitié du monde”.